Improvvisare al pianoforte non è semplicemente suonare una linea melodica, ma utilizzare le sette note della tonalità propria di ogni accordo,
combinandole secondo il proprio gusto, stile e capacità tecnica per formare fraseggi (progressioni) ad una o più voci.
Rivolti e Pattern Relativi
Utilizzando il
Pattern Base nelle progressioni di
accordi
ci si troverà certamente a
saltellare qui e là, spesso muovendo la mano di vari centimetri,
a cercare sempre nuovi
punti di riferimento,
e questo rende difficile suonare un brano alla giusta velocità. Per sopperire a questa difficoltà si utilizzano generalmente i
rivolti (o inversioni) degli accordi, che si ottengono
spostando la nota al basso
di un'
ottava verso l'acuto.
I rivolti semplificano il passaggio tra accordi distanti tra loro, ma non sono
Pattern
perché non sono costruiti per
terze diatoniche.
Se da un lato i rivolti semplificano l'esecuzione
avvicinando gli accordi, dall'altro si tratta di più posizioni per lo stesso accordo, e questo
comporta una maggiore difficoltà nello studio delle posizioni e più materiale da memorizzare.
L'accordo EbMa7... |
| ...ed il suo secondo rivolto... |
| | Dove sono le altre note della tonalità? Forse è meglio usare l'anulare? |
Il problema del passaggio tra accordi distanti può essere affrontato diversamente, ragionando non in termini di note ma in termini di Pattern:
non lo spostamento della prima nota dell'accordo una ottava sopra ma la sostituzione di un Pattern con un altro posizionato a distanza di una terza diatonica.
Per avvicinare due accordi distanti si utilizzeranno quindi solo i 4 Pattern noti: i Pattern Ma7, m7, Dom7 e m7b5.
La differenza sostanziale tra rivolto e sostituzione di pattern è che ogni rivolto è composto da tutte e sole le note dell'accordo di partenza,
con una diversa sequenza e diversi
intervalli,
mentre il nuovo pattern è composto da 4 note appartenenti alla
tonalità dell'accordo -ma non esattamente le stesse note dell'accordo originario!
Famiglia di accordi
Un Pattern
rappresenta sulla tastiera un accordo di settima (a quattro voci) che può essere di
4 differenti tipi costruiti a partire da una
scala TTSTTTS.
In qualità di
accordo, ha una tonica ed è costruito per
terze diatoniche, e si
adatta agli
intervalli di terza, quinta e settima, che caratterizzano il tipo di accordo da eseguire.
La posizione corrispondente all'accordo prende il nome di
Pattern Base.
La tabella seguente riporta in sintesi lo
Sviluppo Modale di una generica
Scala TTSTTTS,
e contiene le informazioni necessarie alla
analisi.
SINTESI DELLO SVILUPPO MODALE DELLA SCALA TTSTTTS |
Grado della scala | I | II | III | IV | V | VI | VII |
Famiglia di accordi | Ma7 | mi7 | mi7(b9,b6) | Ma7(#11) | Dom7 | mi7(b6) | mi7(b5, b9) |
Pattern corrispondenti | Ma7 | mi7 | Ma7 | 7 | mi7 | mi7(b5) |
Tipi di Terza | Maggiore | minore | Maggiore | minore |
Tipi di Settima | Maggiore | minore | Maggiore | minore |
Esempio in SIb | SIb Ma7 | DO m7 | RE m7 | MIb Ma7 | FA 7 | SOL m7 | LA m7(b5) |
Esempio in LAb | LAb Ma7 | SIb m7 | DO m7 | REb Ma7 | MIb 7 | FA m7 | SOL m7(b5) |
Esempio in MIb | MIb Ma7 | FA m7 | SOL m7 | LAb Ma7 | SIb 7 | DO m7 | RE m7(b5) |
E' essenziale memorizzare la corrispondenza tra tipo di accordo della Famiglia di accordi e grado della scala TTSTTTS su cui è costruito:
il numero romano esprime la tonica dell'accordo in relazione alla fondamentale della tonalità,
ma implicitamente anche l' accordo tipico che caratterizza in modo univoco il grado, l'accordo costruito per terze diatoniche a partire dal grado.
Il numero romano può essere utilizzato per indicare una singola nota, ed in questo caso si riferisce alla posizione della nota nella scala TTSTTTS.
Se è usato per indicare un accordo, si riferisce agli intervalli di terza, quinta e settima che lo caratterizzano,
ma implicitamente anche agli intervalli di seconda, quarta e sesta, che sono note non incluse nell'accordo a quattro voci e quindi nel pattern.
Il numero romano preceduto dalla nota che indica la tonalità rappresenta quindi un condensato di informazioni preziose sull'accordo.
Accordo e Pattern Base
Alla famiglia di sette accordi di una tonalità corrispondono quattro Pattern:
- Pattern Ma7, la cui caratteristica è di avere la terza e la settima maggiori,
compatibile con gli accordi di I e di IV perché non comprende l'intervallo di quarta (11) che li contraddistingue.
- Pattern m7, la cui caratteristica è di avere la terza e la settima minori, compatibile con gli accordi di II, III e VI
perché non comprende gli intervalli di sesta e di nona (seconda), che li contraddistinguono.
- Pattern Dom7, che si adatta solo all'accordo di V, l'unico ad avere terza maggiore e settima minore
- Pattern m7b5, che si adatta solo all'accordo di VII, l'unico ad avere la quinta diminuita
Prendiamo ad esempio l'accordo Cmi7 e il suo Pattern Base, il Pattern m7 con tonica in C.
Il pattern suona correttamente, si tratti di un accordo di II, III o VI, ma la tonalità di appartenenza è diversa:
Se l'accordo Cm7 è costruito |
sul II grado (tonalità Bb): |
sul VI grado (tonalità Eb): |
sul III grado (tonalità Ab): |
Il I grado sarà |
Bb |
Eb |
Ab |
La Scala TTSTTTS sarà |
|
|
|
La scala modale sarà |
|
|
|
Caratteristica della scala modale |
Seconda e Sesta maggiori |
Seconda maggiore e Sesta minore |
Seconda e Sesta minori |
La
Scala modale è semplicemente una scala costruita a partire da una qualsiasi nota (grado) di una
scala TTSTTTS,
che assume il ruolo di tonica, procedendo per
intervalli diatonici -cioè con le sole note della scala TTSTTTS originaria-
fino a raggiungere l'ottava della nota di partenza. A partire dalla scala risultante si costruisce l'accordo per terze diatoniche.
La differenza non risiede quindi sulle quattro note dell'accordo, ma sulle altre tre note implicitamente contenute nell'accordo.
Famiglia di Pattern
Il
Circolo Diatonico illustrato nella figura
riassume la famiglia di accordi di una generica
tonalità
e la distanza tra essi in termini di
intervalli.
L'accordo è indicato dal suo grado nella scala TTSTTTS, e ad ogni accordo è associato il Pattern corrispondente, indicato da una forma grafica.
Con l'
analisi armonica possiamo svelare la vera natura dell'accordo, cioè dedurre grado e tonalità,
e collocare il Pattern Base nel Circolo Diatonico per connetterlo a tutti gli altri Pattern, che possono così essere utilizzati per
sostituire/abbellire l'accordo originale senza alterarne il senso armonico, ed in generale per improvvisare a più voci.
Gli accordi di tipo Dom7 e mi7(b5) derivano rispettivamente dal V e VII grado, e non richiedono ulteriore analisi;
gli accordi di tipo Ma7 e mi7 sono più ambigui, e necessitano della analisi armonica per essere collocati correttamente nel circolo.
Prendiamo ad esempio l'accordo MIb m7, che eseguiamo senza indugi con il Pattern m7 con tonica in MIb.
Il Pattern m7 è rappresentato in figura da un ovale giallo, e si adatta a tutti e tre i diversi tipi di accordo di minore settima perché
non comprende né la nona, che nel caso di un accordo di III sarebbe minore, né la sesta, che sarebbe minore negli accordi di III e VI.
Il pattern m7 si adatta quindi all'accordo MIb m7 indipendentemente dal grado che occupa MIb nella scala TTSTTTS.
Ammettiamo che l'
analisi armonica lo indichi come accordo di II grado: la sua collocazione nel circolo diatonico sarà quindi l'ovale giallo indicato con II.
Solo a questo punto possiamo utilizzare qualsiasi altro Pattern, posizionando opportunamente la tonica del nuovo pattern,
spostandola in senso orario (ascendente) o antiorario (discendente) nel circolo diatonico come schematizzato nella seguente tabella
| <- verso i bassi | Pattern Base | verso gli acuti -> |
Tonica | SIb | DO | REb | MIb | FA | SOLb | LAb |
Grado | VI | VII | I | II | III | IV | V |
Pattern | m7 | m7b5 | Ma7 | m7 | m7 | Ma7 | Dom7 |
Distanza | -T | -S | -T | Pattern Base | +T | +S | +T |
Questi pattern sono quindi compatibili con l'accordo originale perché contengono solo note della stessa tonalità, e possono essere utilizzati
per sostituire l'accordo originale con altri accordi, o semplicemente come posizioni di riferimento per arpeggi o segmenti di scale.
Tutti i Pattern del Circolo diatonico possono essere utilizzati nell'improvvisazione perché suoneranno esclusivamente note della tonalità dell'accordo originario,
ma solo alcuni si prestano a sostituirlo in modo particolarmente efficace.
Se per un accordo usiamo il Pattern relativo adiacente (un intervallo diatonico T o S, ascendente o discendente), manteniamo la tonica ma le altre tre note saranno diverse.
Per esempio, l'accordo MIb 7 (MIb, SOL, SIb, REb) suonato con il Pattern m7 un tono sopra produce le note FA, LAb, DO, MIb:
la tonica dell'accordo originale si troverà ad essere la settima del nuovo pattern, ma nessun'altra nota è in comune.
Allo stesso modo, suonato con il Pattern Ma7 un tono sotto produce le note REb,FA,LAb,DO: solo una nota è in comune.
Questo tipo di sostituzione deve essere usata con attenzione: il nuovo pattern si discosta molto dalla sonorità attesa dell'accordo originale,
e si genera una particolare tensione all'ascolto che deve essere risolta in qualche modo ed in tempi brevi.
Nasce quindi la necessità di individuare un criterio che consenta di utilizzare un Pattern Relativo al posto di un Pattern Base,
cioè sostituire un accordo con un altro, mantenendo sotto controllo la tensione che si genera. Il semplice ritorno ad un Pattern Base garantirà il rilassamento dalla tensione.
Circolo dei Pattern o delle Terze Diatoniche
Il Circolo Diatonico può essere ridisegnato in modo che le distanze tra i pattern siano di
terza diatonica.
Chiameremo il nuovo schema
Circolo delle terze diatoniche, o Circolo dei Pattern.
Si tratta di un efficace criterio di sostituzione del Pattern Base con altri pattern ad esso relativi, verso il grave o l'acuto.
I Pattern relativi che sostituiscono il Pattern Base saranno composti sempre da 4 note appartenenti alla tonalità dell'accordo, ma non esattamente le stesse note dell'accordo originario.
Infatti, ogni sostituzione -come dice la parola stessa- omette una nota appartenente all'accordo di partenza e ne aggiunge una, appartenente alla stessa tonalità, e precisamente:
- 1^ sostituzione: Omette la tonica per aggiungere la nona;
- 2^ sostituzione: Omette tonica e terza per aggiungere nona e undicesima;
- 3^ sostituzione: Omette tonica, terza e quinta per aggiungere nona, undicesima e tredicesima.
L'omissione di note appartenenti all'accordo originale può rappresentare un limite, ma porta anche numerosi vantaggi:
- Abbiamo a che fare sempre con la medesima diteggiatura (i quattro Pattern noti), che rappresentano un importante punto di riferimento sulla tastiera;
- La sostituzione abbellisce allo stesso tempo l'accordo con none, undicesime e tredicesime, ed in tal modo è possibile generare sonorità più ricche e complesse per il medesimo accordo con relativa semplicità;
- Possiamo suonare le note mancanti (tonica, intervallo di terza, triade) con la mano sinistra mentre la destra rifinisce l'accordo con le alterazioni tipiche;
- Possiamo mantenere vicine le mani (cioè entro due ottave) e lasciare che le dita -i pollici soprattutto- si sovrappongano, aiutandosi a vicenda (Parti strette);
- Al basso si ritroverà la terza o la quinta al posto della tonica, creando una figura alternativa armonicamente più ricca
- Non ultimo, è una semplificazione che può rendere più rapido il processo di apprendimento.
Grado del Pattern Relativo
Tenere traccia del grado del pattern che si sta suonando è estremamente importante.
Per aiutare la memoria è conveniente trascrivere, vicino al simbolo dell'accordo, la tonalità di appartenenza (cioè la tonica della scala TTSTTTS)
ed il grado (espresso in numero romano) della tonica dell'accordo stesso, così come risulta dall'analisi armonica.
In questo modo, durante l'esecuzione, avremo sott'occhio tutte le informazioni necessarie e sufficienti sul pattern base.
Aggiungeremo 2 al numero romano (due intervalli di seconda fanno un intervallo di terza) ad ogni sostituzione di terza ascendente o -2 ad ogni sostituzione di terza discendente.
Allo stesso modo, aggiungeremo 2+2=4 (due intervalli di terza diatonica fanno un intervallo di quinta) ad ogni sostituzione di quinta ascendente o -4 ad ogni sostituzione di quinta discendente.
Il risultato deve essere entro il modulo di ottava, cioè riportato tra 1 (I) e 7 (VII).
Ad esempio in senso ascendente si avrà VI+2=I, VI+4=III, VII+2=II, VII+4=IV; in senso discendente si avrà I-2=VI, I-4=IV, II-2=VII, II-4=V.
Sapremo così su quale sostituzione ci troviamo (2, 4, -2 o -4), cioè in quale punto ci troviamo nel circolo dei pattern,
e quale sostituzione occorre fare per tornare alla base (cioè a zero).
E dato che il grado indica implicitamente un tipo di accordo, la corrispondenza con il pattern indica implicitamente il tipo di pattern relativo.
Sostituzione di Terza diatonica
Individuare la terza diatonica di un Pattern è molto semplice:
indipendentemente dal tipo di accordo e dalla sua tonica, la terza diatonica è sempre la seconda nota del Pattern, corrispondente al tasto sotto il medio della mano sinistra o l'indice della destra.
Il procedimento per la sostituzione di terza è il seguente:
- Leggere il simbolo dell'accordo e impostare la posizione base
- Analizzare il simbolo dell'accordo e derivarne il grado, che chiamiamo X
- Collocare idealmente il Pattern Base nel circolo, al nodo X
- La terza diatonica -che coincide con la seconda nota/tasto del Pattern Base- diventa la tonica (prima nota) del nuovo pattern
- Siamo così due gradi sopra, sul grado X+2, che occorre però considerare entro il modulo di ottava (cioè VI+2=I e VII+2=II)
- Il nuovo pattern sarà del tipo corrispondente al grado della nuova tonica
La tonica del nuovo pattern coincide quindi con il secondo dito del pattern originario, ma cambia anche il tipo di pattern.
In aiuto alla memoria si può utilizzare la seguente regola pratica:
- Se il pattern iniziale è m7, il nuovo pattern sarà maggiore, e precisamente
- Se è al III grado, la tonica del nuovo pattern sarà sul grado III+2=V della scala TTSTTTS, a cui corrisponde il pattern tipo Dom7
- Altrimenti sarà Ma7
- Negli altri casi -maggiori (Ma7, Dom7) o diminuiti (m7b5)- il nuovo pattern sarà di tipo minore, e precisamente
- Se è al V grado, la tonica del nuovo pattern sarà sul grado V+2=VII della scala TTSTTTS, a cui corrisponde il pattern m7(b5)
- Altrimenti il nuovo pattern sarà m7
La seguente tabella sintetizza il procedimento di sostituzione di terza
prendendo ad esempio un pattern con tonica in MIb.
Pattern di partenza | Collocazione nel circolo | tonalità e scala TTSTTTS |
Pattern successivo (Tonica/Tipo) |
MIb m7 | m7 | II | REb | REb,MIb,FA,SOLb,LAb,SIb,DO,REb |
SOLb | Ma7 |
m7(b6) | VI | FA# | FA#,SOL#,LA#,SI,DO#,RE#=MIb,FA,SOLb |
m7(b9) | III | SI | SI,DO#,RE#=MIb,MI,FA#=SOLb,LAb,SIb | Dom7 |
MIb m7(b5) | m7(b5) | VII | MI | MI,FA#,SOL#,SOL,LA,SI,DO#,RE#=MIb,MI,FA#=SOLb | m7 |
MIb Ma7 | Ma7 | I | MIb | MIb,FA,SOL,LAb,SIb,DO,RE | SOL |
Ma7(#11) | IV | SIb | SIb,DO,RE,MIb,FA,SOL,LA,SIb |
MIb Dom7 | 7 | V |
LAb | LAb,SIb,DO,REb,MIb,FA,SOL,LAb | m7(b5) |
Il Pattern Ma7, indipendentemente dalla tonalità di origine, può essere sostituito da un Pattern m7 a distanza di una terza (procedendo in senso orario).
Il Pattern Dom7 (V) è sostituito dal Pattern m7b5 (VII); a sua volta, il Pattern Dom7 sostituisce l'accordo di III (pattern m7).
Il pattern relativo è un accordo diverso dall'originale, ma allo stesso tempo è anche lo stesso accordo con la nona aggiunta e la tonica omessa.
La nona genera una leggera tensione, che rende l'accordo più ricco ed interessante.
Sostituzione di Quinta diatonica
Se ad una terza diatonica si aggiunge un'altra terza diatonica il risultato è di ottenere una Quinta diatonica.
Nella sostituzione di quinta, che aggiunge l'undicesima all'accordo originale, la tonica del nuovo pattern sarà la terza nota/tasto del pattern base,
e quindi -nell'esempio di MIb m7- la collocazione della tonica del nuovo pattern sul SIb è immediata.
Se ci trovassimo già su una sostituzione di terza, la tonica del nuovo pattern sarebbe banalmente la seconda nota/tasto del pattern da sostituire.
Grado dell'accordo | Pattern precedente | Pattern base | Pattern successivo |
I | Ma7 | Dom7 |
IV | m7(b5) | Ma7 |
II | m7 |
VI |
III | m7 | m7(b5) |
Nella tabella precedente è indicata anche la sostituzione discendente, che vedremo tra breve.
Mentre con la sostituzione di terza il tipo di pattern cambia, la sostituzione di quinta tende a mantenere lo stesso pattern.
Avremo anche in questo caso un accordo diverso dall'originale, ma allo stesso tempo è anche lo stesso accordo con aggiunta la nona e l'undicesima, e con tonica e terza omessa.
Quinte diatoniche e quinte naturali
Un esempio può chiarire questo concetto:
Abbiamo l'accordo SI m7(b5). Siamo quindi sul grado VII della tonalità DO.
Nella figura a sinistra, procedendo in senso orario dal punto VII si arriva al punto successivo (IV) con una quinta diatonica, che nel Pattern m7b5 è una quinta diminuita
(tritono).
Nella figura a destra, procedendo sempre in senso orario dal SI si raggiunge il punto successivo FA# con una quinta naturale (tre toni e mezzo),
perché in questo caso la quinta è la quinta della scala TTSTTTS con tonica in SI.
Ecco perché è necessario riferirci alla posizione del terzo dito nel pattern (quinta diatonica) e non ad una generica quinta naturale (intervallo di tre toni e mezzo) rispetto alla fondamentale.
Occorre pertanto ragionare in termini di intervalli diatonici tra due note qualsiasi di una tonalità.
E' comunque interessante notare che il Circolo dei Pattern per quinte diatoniche coincide
geometricamente con un semicerchio del Circolo delle Quinte chiuso da un
tritono. Ruotando il circolo delle quinte, in senso orario o antiorario, in modo che ad ore 12:00 si trovi la fondamentale della tonalità,
il circolo dei pattern coinciderà con il semicerchio tra ore 11:00 ed ore 05:00, in cui tutte le distanze sono di quinta naturale,
e la distanza del diametro (che chiude il circolo) è di un tritono.
Sostituzioni discendenti
La sostituzione è concepita per aggiungere gli
intervalli di nona, undicesima ed eventualmente tredicesima
ad un
accordo, spostando l'intera mano verso l'acuto (movimento orario) per terze diatoniche;
in questo modo la nuova tonica sarà indicata da un tasto già sotto un dito, che rappresenta quindi un punto di riferimento meccanico ma anche visivo del punto di arrivo.
La mano dovrà muoversi con disinvoltura anche in senso discendente (circolo dei pattern in senso anti-orario), per spaziare su tutta la tastiera e trovare posizioni comode per gli accordi,
ma la sostituzione discendente non può fruire direttamente dei riferimenti alle dita già impostate sui tasti come per la sostituzione ascendente.
Una soluzione banale al problema è di trasporre sull'ottava precedente il pattern originale ed effettuare solo sostituzioni ascendenti,
o più drasticamente evitare sostituzioni discendenti.
Ciò premesso, vediamo comunque come trovare riferimenti anche per le sostituzioni discendenti usando la logica e le regole dell'armonia.
Il movimento anti-orario nel circolo dei pattern ha alcune caratteristiche peculiari:
- Genera accordi di sesta e di quarta
- Porta gradualmente la mano verso i bassi, mantenendo i punti di riferimento
- Consente di essere maggiormente consapevoli degli intervalli tra le note di un pattern
- Consente una posizione a due mani raccolta in due ottave adiacenti centrali,
una zona dove le mani, ed in particolare pollici ed indici, si possono avvicinare fino a sovrapporsi e allontanare spaziando per tutta la tastiera.
Nel movimento orario, salire di una terza o una quinta a partire dal Pattern Base è relativamente semplice perchè i tasti corrispondenti si trovano già sotto le dita;
nel movimento anti-orario il pattern base non ci offre un simile punto di riferimento.
Terze discendenti
Nella sostituzione di terza discendente, la tonica e la terza dell'accordo originale assumeranno rispettivamente il ruolo di terza e quinta del nuovo pattern.
Rimane da stabilire quale sarà la nuova tonica.
L'intervallo di terza diatonica discendente non è calcolato dalla tonica della Scala Fondamentale, che è sempre tre semitoni sotto la fondamentale,
ma dalla tonica dell'accordo originale.
Dato che nella scala modale da cui origina l'accordo da sostituire, la sesta può essere maggiore o minore, la tonica del nuovo accordo sarà rispettivamente tre o quattro semitoni sotto la tonica originale.
La regola del 9 indica che l'inverso di una terza discendente equivale ad una sesta ascendente (3+6=9); la tonica del nuovo pattern sarà pertanto la sesta della scala modale originaria,
che può essere maggiore o minore.
- La sesta è minore solo negli accordi minori del III e VI grado, e nell'accordo semidiminuito del VII grado: la tonica del nuovo accordo sarà quattro semitoni (due toni interi) sotto la tonica originale;
- La sesta è maggiore in tutti gli altri casi, e la tonica del nuovo accordo sarà tre semitoni sotto la tonica originale.
Nelle prime fasi di studio non si potrà fare a meno del ragionamento e del calcolo per trovare terze e quinte diatoniche.
Con il tempo e l'esercizio gli intervalli si riconosceranno a colpo d'occhio ed i calcoli saranno sempre più rapidi,
fino a diventare un tutt'uno con il movimento delle dita.
Del resto si tratta di poche e relativamente semplici regole, particolarmente facili da memorizzare -o da ricostruire- se si conoscono i meccanismi che regolano il nostro sistema musicale.
Quinte discendenti
Banalmente una sostituzione di quinta discendente equivale a due sostituzioni di terza discendente, ma possiamo arrivare direttamente alla quinta discendente
rapidamente applicando la
regola dell'inversione degli intervalli,
secondo la quale un intervallo discendente si può invertire in un intervallo ascendente e viceversa. Quindi una quinta si può invertire in una quarta (5+4=9),
che trasposta all'ottava precedente sarà la tonica del nuovo accordo.
La quarta diatonica ascendente sarà la tonica del nuovo pattern, ma anche in questo caso non si tratta della quarta della Scala Fondamentale, che è sempre a cinque semitoni di distanza dalla fondamentale,
ma della quarta della scala modale da cui si sviluppa l'accordo originario.
Nella pratica dei Pattern, il nostro riferimento è la terza del pattern originario (secondo dito). Troveremo la nuova tonica un semitono sopra la terza se l'accordo originario è di I o di V grado,
in tutti gli altri casi un tono intero sopra. Trovata la nuova tonica in senso ascendente, si traspone all'ottava precedente e da li si sviluppa il nuovo pattern.
Per concludere l'esempio dell'accordo MIb m7, considerato di II grado, nella sostituzione di quinta:
- in senso orario il nuovo Pattern avrà tonica in SIb (quinta di MIb) e sarà il Pattern m7 corrispondente al VI grado (II+2+2=VI)
Questo pattern suonerà l'accordo SIb m7 ma anche l'accordo di MIb m11 -o più esattamente, MIb m9/11
- in senso antiorario, il nuovo pattern avrà tonica in LAb (quarta di MIb) e sarà il pattern Dom7 corrispondente al II-2-2=V.
Questo pattern suonerà l'accordo LAb 7, ma anche l'accordo di MIb m11 -o più esattamente un accordo MIb m6/11.
Il tritono negli accordi di IV e VII
Il comportamento particolare della quinta diminuita e della quarta aumentata merita un approfondimento.
L'intervallo di quinta diminuita e l'intervallo di quarta aumentata sono entrambi di tre toni interi, cioè uguali, e si chiamano tritono.
La regola del 9 indica l'inversione di un tritono come 4.5+4.5=9.
Va da sé che l'intervallo di tritono divide in due parti uguali l'ottava.
Ad esempio DO-FA# è un intervallo di tritono, e può essere considerato come quarta aumentata o come quinta diminuita del DO, a piacere.
L'intervallo inverso FA#-DO sarà anch'esso un intervallo di tritono.
il FA# è quindi il centro di due intervalli di tritono (DO-FA#-DO), il centro dell'ottava (DO-DO).
Salendo verso l'acuto o scendendo verso il basso da FA# di un tritono, si incontra sempre il DO.
Nell'accordo DO m7(b5), FA# è la quinta diminuita, e il pattern di quinta in senso discendente avrà quindi la tonica in FA#.
Nell'accordo DO Ma7(#11), SOL è la quinta naturale, FA# è la quarta aumentata (#11), alias quinta diminuita:
il pattern di quinta diatonica in senso discendente (quarta diatonica ascendente) avrà la tonica un semitono sotto la quinta del pattern originario (SOLb=FA#).
Esercizi
L'effetto delle sostituzioni di terza e quinta discendente si può sperimentare con due esempi, uno in DO ed uno in MIb.
Partendo da un qualsiasi accordo in tonalità DO o MIb, suonare il Pattern Base, poi muovere la mano per terze o quinte ascendenti o discendenti a proprio piacere,
e concludere ritornando al Pattern base con un'ultima sostituzione. Si scopriranno sonorità e progressioni molto interessanti.
La tabella seguente può essere di aiuto per l'impostazione dell'esercizio.
L'esempio in DO è classico, un
must. Si tratta della Scala Diatonica Fondamentale, che si deve conoscere a menadito.
Inoltre, l'assenza di tasti neri propria della tonalità DO semplifica in modo significativo il conteggio degli intervalli diatonici in quanto 1 intervallo diatonico = 1 tasto bianco adiacente.
Tonalità DO | | I | II | III | IV | V | VI | VII |
Tonalità e Tastiera |
Scala TTSTTTS | DO | RE |
MI | FA | SOL | LA |
SI |
|
Pattern | Ma7 | m7 | m7 | Ma7 | Dom7 | m7 | m7(b5) |
V Diat. Asc. | SOL | LA | SI | DO | RE | MI | FA |
Sostituzione di Terza Discendente | | VI | VII | I | II | III | IV | V |
Tonica | LA | SI |
DO | RE | MI | FA |
SOL |
Rispetto alla V | +T | +T | +S | +T | +T | +S | +T |
Nuovo Pattern | m7 | m7(b5) | Ma7 | m7 | m7 | Ma7 | Dom7 |
Sostituzione di Quinta Discendente | | IV | V | VI | VII | I | II | III |
Tonica | FA | SOL |
LA | SI | DO | RE |
MI |
Rispetto alla V | -T | -T | -T |
-S | -T | -T | -S |
Nuovo Pattern | Ma7 | Dom7 | m7 | m7(b5) | Ma7 | m7 | m7 |
L'esempio in tonalità MIb è visibilmente più complesso da tradurre in pratica rispetto all'esempio precedente.
La presenza di tasti neri rende difficile il calcolo degli intervalli diatonici e la
mappatura visiva della scala TTSTTTS nell'ottava MIb-MIb.
Allo stesso tempo, la necessità di fare calcoli armonici è un allenamento estremamente utile.
Durante l'apprendimento, la memoria visiva e meccanica sono agevolate se integrate con la logica che motiva i movimenti.
Con l'esercizio si interiorizzerà la tonalità MIb ed i pattern ad essa abbinati, e la memoria meccanica/visiva sostituirà gradualmente i calcoli necessari,
ed i movimenti diventeranno sempre più decisi, fluidi e rapidi.
Tonalità MIb | | I | II | III | IV | V | VI | VII |
Tonalità e Tastiera |
Scala TTSTTTS | MIb | FA | SOL | LAb | SIb | DO | RE |
|
Pattern | Ma7 | m7 | m7 | Ma7 | Dom7 | m7 | m7(b5) |
V Diat. Asc. | SIb | DO | RE | MIb | FA | SOL | LAb |
Sostituzione di Terza Discendente | | VI | VII | I | II | III | IV | V |
Tonica | DO | RE | MIb | FA | SOL | LAb | SIb |
Rispetto alla V | +T | +T | +S | +T | +T | +S | +T |
Nuovo Pattern | m7 | m7(b5) | Ma7 | m7 | m7 | Ma7 | Dom7 |
Sostituzione di Quinta Discendente | | IV | V | VI | VII | I | II | III |
Tonica | LAb | SIb | DO | RE | MIb | FA | SOL |
Rispetto alla V | -T | -T | -T |
-S | -T | -T | -S |
Nuovo Pattern | Ma7 | Dom7 | m7 | m7(b5) | Ma7 | m7 | m7 |
Questo procedimento consente quindi di andare oltre l'accordo di settima, per aggiungere con relativa semplicità ulteriori alterazioni ed arricchire il suono,
ma è anche un modo per mantenere una coerenza nella posizione della mano all'interno della tonalità propria dell'accordo su cui si improvvisa,
spaziando sull'intera tastiera e con la consapevolezza di avere sotto le dita tutti e soli intervalli di terza diatonica.