Suonare Visuale/1 - Elementi di base
Il pianoforte è uno strumento, e come tale va suonato, e per suonarlo lo si deve imparare. Allo stesso tempo, per imparare un qualsiasi strumento è bene avere sempre davanti la tastiera del pianoforte, perché la disposizione ed il colore dei suoi tasti riflette gli elementi di base del nostro sistema musicale. Va da sé che il pianoforte può essere studiato senza necessariamente saperlo suonare.
Per suonare uno strumento occorre impararlo, cioè essere in grado azionare i tasti giusti per riprodurre un semplice brano musicale più o meno fedelmente, in modo tale da essere facilmente riconoscibile. Per chi è capace di leggere la musica, il tasto giusto è sempre e solo quello scritto; chi non sa leggere deve usare l'orecchio musicale per confrontare il suono prodotto da un tasto con il suono atteso, non con una nota scritta: se suona bene è giusto, se suona male no.
A meno di errori di esecuzione, in entrambi i casi si arriverà pressoché allo stesso risultato. In teoria quindi la lettura della musica non è una condizione necessaria per imparare a suonare il pianoforte: è sufficiente acquisire confidenza con la sua tastiera, prenderne "le misure", ascoltarne i suoni.
Chi non sa leggere la musica deve necessariamente suonare "ad orecchio", e chi non intende imparare a leggere difficilmente potrà avvalersi di un Maestro, e dovrà necessariamente apprendere da autodidatta.
Suonare Visuale è un approccio orientato a chi non intende raggiungere livelli tecnici di eccellenza, vuole imparare da autodidatta e si vuole divertire suonando, evitando accuratamente noiosi e faticosi esercizi. Non è una alternativa al vero studio del pianoforte, ma un percorso finalizzato a ridurre il "gap" tra chi legge e chi non legge musica mediante lo sviluppo della memoria visiva della tastiera.

Oggetti Visuali di Base

Vedere la tastiera

Il primo passo è di sedersi davanti alla tastiera e riuscire ad individuare tutti i tasti corrispondenti alla nota DO.
La Tastiera del Pianoforte
Lo spazio tra un qualsiasi DO ed il successivo è chiamato Ottava di DO, e contiene 12 tasti a cui segue il tredicesimo tasto che si chiama ancora DO, sebbene il suo suono sia più acuto -più alto nel pentagramma- del primo DO.
Righi e spazi del pentagramma corrispondono ai tasti bianchi.
Il DO posto sul rigo "sospeso" a metà tra chiave di violino (suoni acuti) e chiave di basso (suoni gravi) corrisponde al DO centrale della tastiera.
Dopo aver visualizzato una qualsiasi Ottava di DO sulla tastiera -convenzionalmente dal DO centrale al successivo- è possibile definire quattro oggetti visuali di base:
Modulo
Chiameremo Modulo la sezione di tastiera che a partire da un generico DO comprende tutti i tasti corrispondenti alle 12 note del sistema musicale.
I Moduli hanno tutti la medesima disposizione interna di 12 tasti, 7 bianchi e 5 neri.

Tasti semitono
Osservando la tastiera non è difficile notare che i tasti neri sono organizzati in gruppi alternati di due e tre tasti, una sensazione ottica dovuta a due coppie di tasti bianchi adiacenti senza il tasto nero in mezzo. Chiameremo questi tasti tasti-semitono.

 
Sezioni
Un modulo di ottava può essere scomposto in una sezione a due-neri ed in una sezione a tre-neri

Tasti-sentinella
Nella sezione che comprende tre tasti neri, il tasto nero a sinistra e quello a destra sono riferimenti visivi particolarmente importanti. Li chiameremo tasti-sentinella.

Il modulo di Ottava

Il suono di una nota è caratterizzato dalla sua altezza.
Nel pentagramma, rispetto al DO centrale le note piu basse corrispondono a suoni più gravi, quelle più alte a suoni più acuti.
Sulla tastiera i suoni sono organizzati allo stesso modo, ma da sinistra a destra, rispettivamente dal grave all'acuto.
Ogni nota ha un suo proprio nome, indipendentemente dalla sua altezza. Infatti il suono di un DO può essere più grave o più acuto rispetto al suono del DO centrale, ma il suo nome è sempre DO.
L'organizzazione "lineare" delle note -dal basso all'alto o da sinistra a destra- nasconde questa caratteristica, che può essere meglio rappresentata da una forma a spirale. Nella figura, lo stesso DO (indicato con 'C', nella notazione internazionale) si ritrova dopo un giro completo, sebbene spostato dal suo punto di origine verso l'acuto o verso il grave.
Questo concetto vale per qualsiasi nota: comunque essa si chiami ne esistono altre più acute o più gravi che condividono lo stesso nome.
Gli 88 tasti del pianoforte producono una ampia gamma di suoni, dal grave all'acuto. E' una caratteristica fantastica di questo strumento, ma allo stesso tempo lo rende complesso. Per comprendere i meccanismi armonici di base dell'intera tastiera occorre ridurre questa complessità, e focalizzare l'attenzione su una singola ottava -che contiene tutte le 12 note del sistema musicale. A tale scopo, la forma a spirale può essere sostituita da una più semplice forma circolare.
Si pensi al funzionamento di un orologio con 12 tacche orarie indicate dai numeri da 1 a 12. Le ore trascorrono fino al numero 12, e all'ora successiva "si ricomincia" a contare dal numero 1.
Lo stesso concetto si applica al Modulo DO-DO della tastiera: le note corrispondono alle tacche dell'orologio. Percorrendo 12 tacche si arriva alla tacca di partenza dopo aver toccato tutte le 12 note del sistema musicale. Anche se ci troviamo nella ottava successiva (è pomeriggio e non mattina), l'orologio ricomincia esattamente dallo stesso punto, dalla stessa nota di partenza.
Il "Modulo" è un sistema aritmetico nel quale i numeri "si avvolgono su loro stessi" ogni volta che raggiungono i multipli di un determinato numero, detto modulo.
(Da Wikipedia)

Tasti neri

Ogni tasto bianco della tastiera corrisponde ad un rigo o uno spazio sul pentagramma, che a sua volta corrisponde ad una nota naturale (DO,RE,MI...).

Per indicare un tasto nero sul pentagramma si appone su un rigo o uno spazio -che corrisponde ad una nota naturale ed allo stesso tempo ad un tasto bianco- un simbolo chiamato accidente, che può essere Diesis (#) o Bemolle (b), ad indicare che il tasto bianco deve essere sostituito dal tasto immediatamente successivo o precedente.
In altri termini, un tasto nero non ha un nome proprio, non vive di vita propria, perché si riferisce alla nota naturale (tasto bianco) che deve sostituire.
Nell'esempio in figura, la nota diesizzata (sul rigo, nota SOL) e la nota bemollizzata (sullo spazio immediatamente sopra, nota LA) corrispondono allo stesso tasto nero, che quindi ha potenzialmente due nomi: SOL# e LAb.
NeroTono Un tasto nero può quindi sostituire il tasto bianco immediatamente precedente o quello immediatamente successivo.
Chiameremo:
NeroBemolle Neri-Bemolle i tasti neri che sostituiscono il bianco alla propria destra.
NeroDiesis Neri-Diesis i tasti neri che sostituiscono il bianco alla propria sinistra.
Nelle figure, il tasto bianco sostituito dal nero è marcato in colore grigio, ad indicare che è un tasto che non si deve suonare perché in sua vece suona il tasto nero.

Tasti Semitono

In alcuni casi una alterazione nel pentagramma non corrisponde ad un tasto nero ma ad uno bianco.
Ad esempio, il tasto immediatamente precedente a DO è un tasto bianco, per cui il DO bemollizzato non è un tasto nero.
I tasti-semitono corrispondono alle quattro note naturali che hanno questa caratteristica.

I Pattern Visuali

Insiemi Armonici

L’azione di un tasto è di produrre il suono della nota corrispondente. Nella realtà fisica però la stessa corda produce istantaneamente anche altre note, detti suoni armonici, la cui somma forma di fatto il suono ascoltato.
Il suono di un qualsiasi tasto è quindi connesso ad altri suoni/tasti che ne condividono alcune caratteristiche armoniche, e la tastiera del pianoforte offre un esempio visivo evidente: i tasti bianchi corrispondono a tutte le note affini al suono generato dal tasto DO. Qualunque altro tasto diverso dal DO produrrà una diversa combinazione di suoni affini, e includerà almeno una nota corrispondente ad un tasto nero.
Tecnicamente l’insieme di 7 note relativo ad una nota di partenza è chiamato Tonalità; praticamente si tratta di una precisa combinazione di 7 tasti tra i 12 del modulo. Se ad ogni tasto del modulo corrisponde una diversa ed unica combinazione di 7 tasti affini, si possono sviluppare 12 diverse combinazioni di 7 tasti.
Generalmente un brano musicale è concepito attorno ad un centro tonale: tutte le note che lo compongono appartengono tendenzialmente al medesimo insieme armonico, alla stessa Tonalità. Durante il brano la tonalità può cambiare, ma il concetto generale rimane valido: le note apparterranno al nuovo insieme. Di norma il brano si concluderà tornando alla tonalità iniziale.
La Tonalità è quindi il collante che lega i suoni in un contesto armonico-matematico.
Se si conosce a memoria una canzone che si sviluppa su un unico centro tonale, è possibile suonare la melodia usando soltanto tasti bianchi -la Tonalità DO- anche se non è la vera tonalità del brano. A tale scopo è sufficiente individuare quel tasto bianco da cui iniziare la melodia, tale che l'intera linea melodica possa essere costituita esclusivamente da tasti bianchi. Se tutto è corretto, la melodia sarà perfettamente riconoscibile anche se le note non sono esattamente quelle originali.
Il problema sorge solo quando si esegue la melodia ascoltando il brano originale o suonando con gli amici, perché la eventuale differenza di tonalità risultebbe assai sgradevole all'orecchio: in tal caso è obbligatorio suonare nella tonalità corretta, che se differente dalla tonalità DO comprenderà almeno un tasto nero; di conseguenza non ci si può affidare sempre e solo ai soli tasti bianchi.

Pattern Visuali

Proiettando su un Modulo di ottava le 7 note di una Tonalità si produce una specifica disposizione di tasti neri e bianchi, una forma che chiameremo Pattern.
Il Pattern è graficamente rappresentato da un modulo di ottava in cui i tasti che non appartengono all'insieme sono marcati in colore grigio.
La figura mostra un esempio di Pattern. Un Pattern deve avere necessariamente 5 tasti marcati in grigio, e 7 tasti nel loro colore naturale, bianco o nero.
Il Pattern è la traduzione delle note di una Tonalità in tasti, un linguaggio visivo più adatto a chi suona ad orecchio e non legge la musica né conosce le regole dell'Armonia.
E' una specie di impronta digitale: indica univocamente una Tonalità e soprattutto può essere riconosciuto da pochi tratti distintivi.
La capacità di riconoscere una forma visuale quando si suona ad orecchio rende più semplice l'esecuzione e consente di improvvisare con sufficiente disinvoltura. Non si tratta di imparare a memoria 12 Pattern corrispondenti alle 12 Tonalità, ma capire come riconoscerli e ricostruirli attraverso qualche semplice indizio acustico-visivo.

Circolo dei Pattern

Una Ottava DO-DO è composta da 12 tasti, sette bianchi e cinque neri, e il tredicesimo tasto corrisponde alla nota con lo stesso nome della prima -il punto di partenza. Questa circolarità suggerisce di rappresentare le note del modulo DO-DO nel quadrante di un orologio.
Le 12 note possono essere disposte in molti modi, ma il più utile ed efficace prende il nome di Circolo delle Quinte.
Dato che una nota genera una combinazione unica di 7 note, ad ogni tacca dell'orologio corrisponderà un intero insieme armonico, non una semplice singola nota.
In ogni momento dell’esecuzione di un brano la lancetta delle ore segna un preciso orario, e le note che suonano sono di norma attinte tra le 7 del corrispondente insieme armonico. Durante il brano le lancette possono spostarsi, ma questo è un tema che sarà trattato successivamente (Movimenti armonici); per adesso l'interesse è nella organizzazione dei Pattern/Tonalità nel quadrante dell'orologio.
Alle 00:00, o se si preferisce alle 12:00, corrisponde l’insieme “zero-tasti-neri”. Dato che l’insieme è composto da 7 note/tasti, ed il modulo contiene 7 tasti bianchi e 5 neri, va da sé che si tratta dell’insieme di tutti i tasti bianchi, l’arcinota scala di DO Maggiore, il punto di partenza di tutto il sistema armonico occidentale.
Spostando le lancette in senso orario, un’ora dopo (1:00) la combinazione contiene un tasto nero, alle 2:00 due tasti neri, alle 3:00 tre neri, e così via fino a raggiungere i 5 tasti neri alle ore 5:00.
Similmente in senso anti-orario, un’ora prima delle 12:00 (alle 11:00) la combinazione contiene un tasto nero, due ore prima (10:00) due tasti neri, e contando così fino a raggiungere i 5 neri alle 7:00.
La somma dei tasti bianchi e neri di un insieme deve essere sempre 7. Questo vuol dire che un tasto nero che appartiene alla combinazione ne esclude uno bianco. Infatti i tasti esclusi dall'insieme, bianchi o neri, saranno sempre 12-7=5. Nel modulo, i 5 tasti esclusi sono raffigurati in colore grigio.
Procedendo dalle 0:00 in senso orario o antiorario, ogni Pattern eredita i tasti neri inseriti nella combinazione precedente e ne aggiunge uno nuovo.
Con questa particolare disposizione degli insiemi armonici la differenza tra una combinazione e la successiva o la precedente è sempre di un solo tasto.

Emisferi

Una interessante caratteristica del Circolo dei Pattern è la specularità tra l'emisfero di sinistra e l'emisfero di destra.
NeroTono Nel quadrante dell'orologio troviamo lo stesso numero di tasti neri in corrispondenza di due diversi orari perchè un tasto nero ha una duplice funzione: può sostituire il tasto bianco immediatamente precedente o quello immediatamente successivo.
NeroBemolle Neri-Bemolle: Nell'emiciclo di sinistra, tra le 7 e le 11, il tasto nero sostituisce il bianco successivo.
NeroDiesis Neri-Diesis: Nell'emiciclo di destra, tra le 1 e le 5, il tasto nero sostituisce il bianco precedente.
Possiamo pertanto chiamare i due emisferi rispettivamente "Emisfero dei Bemolle" ed "Emisfero dei Diesis".
Riconoscere l'emisfero a cui appartiene la Tonalità di un brano -o parte di esso- consente quindi di dare un significato ai tasti neri.
A questo scopo è sufficiente focalizzare l'attenzione sui 4 tasti-semitono e sui due tasti neri-sentinella e trovare ad orecchio quali di questi fanno parte della melodia e quali no.

Tasti Sentinella

Ore 11:00 Ore 12:00 ore 01:00
Emisfero BemolleEmisfero Diesis
Nei Pattern ad ore 1:00 e ad ore 11:00, l'unico tasto nero della combinazione si trova nella sezione tre-neri, rispettivamente il nero di sinistra e di destra.
Procedendo in senso orario dalle 1:00 o antiorario dalle 11:00 si aggiungerà un tasto nero alla combinazione precedente, mantenendo i neri già presenti. Va da sé che il nero delle 1:00 o delle 11:00 si ritroverà in tutti i Pattern del corrispondente emisfero.
La presenza di uno di questi tasti neri è un indizio per risalire all'emisfero a cui appartiene il Pattern, e per questo motivo li chiameremo neri-sentinella.
Nella figura è possibile osservare che un tasto sentinella, necessariamente presente in qualsiasi pattern diverso dalle ore 0:00, sostituisce un tasto-semitono.
Questi tre semplici pattern, situati nella "zona nord" del quadrante, possono essere memorizzati e riconosciuti visivamente con relativa facilità.

Coppie di Tasti Semitono

KeyBoard Il Pattern alle ore 0:00 (DO) è l'unico che comprende tutti tasti bianchi e di conseguenza tutti i quattro tasti-semitono.
I Pattern alle ore 1:00 ed alle ore 11:00 comprendono tre tasti semitono, ma solo due di essi formano una coppia in comune tra tutti i Pattern del relativo emisfero:
KeyBoard Nell'Emisfero Diesis, emiciclo destro dalle 1:00 alle 5:00, i due tasti semitono si trovano alla destra di ogni sezione
KeyBoard Nell'Emisfero Bemolle, emiciclo sinistro dalle 7:00 alle 11:00, i due tasti semitono si trovano alla sinistra di ogni sezione
 
KeyBoard Il Pattern alle ore 6:00 (5 tasti-neri) è particolare perché, come il Pattern delle 0:00, non si può attribuire ad alcun emisfero.
Anche questo Pattern contiene solo una coppia di tasti semitono, ma è l'unico ad avere i due tasti-semitono nella sezione tre-neri, e di conseguenza nessuno nella sezione due-neri.
KeyBoard
7:00
KeyBoard
6:00
KeyBoard
5:00
I Pattern tra le 5:00 e le 7:00, situati nella "zona sud" del quadrante, sono formati da tutti i tasti neri. Dato che ogni Pattern è diverso dagli altri, i tre pattern si distinguono tra loro per la combinazione di 7-5=2 tasti bianchi, e più precisamente da una coppia di tasti semitono.
Anche questi tre pattern, all'apparenza più complicati di quelli nella "zona nord", possono essere memorizzati e riconosciuti visivamente con relativa facilità concentrando l'attenzione sui soli tasti-semitono, indizio necessario e sufficiente per distinguere i tre Pattern a 5 tasti neri.
La metà dei Pattern (tre nella zona nord e tre nella zona sud del quadrante), che corrispondono a sei diverse tonalità, possono quindi essere assimilate in memoria senza particolare difficoltà.
L'obiettivo dei tasti-semitono è di identificare rapidamente ad orecchio e ad occhio l'emisfero a cui appartiene il Pattern e di conseguenza la Tonalità.
Individuata la combinazione di tasti-semitono, questa non cambierà per tutto il brano, o quantomeno finchè non si presenta una variazione di tonalità.
Per questo motivo, durante l'esecuzione -o la ricerca ad orecchio- di una melodia è assai utile prestare attenzione ai tasti semitono che suonano bene.

Sequenza di ingresso dei tasti neri

Per costruire il Circolo dei Pattern si inizia da ore 00:00 (zero tasti neri) e si procede in senso orario o anti-orario aggiungendo alla combinazione precedente un tasto nero, che va a sostituire un tasto bianco.
Alle ore 1:00 ed alle 11:00 (12-1=11) il Pattern avrà un solo tasto nero: il tasto nero-sentinella di sinistra o di destra rispettivamente.
I successivi tasti neri si trovano contando 3 tasti neri dall'ultimo tasto nero inserito nella combinazione, e riportando il nuovo tasto nero entro il Modulo se cade fuori di esso. Quindi:
» Nell'emisfero diesis si contano 3 tasti neri verso l'acuto (senso ascendente, da sinistra a destra), trasponendo eventualmente il tasto nero nell'ottava precedente;
» Nell'emisfero bemolle si contano 3 tasti neri verso il basso (senso discendente, da destra a sinistra), trasponendo eventualmente il tasto nero nell'ottava successiva.
Applicando ripetutamente questo procedimento si arriva alle ore 5:00 ed alle ore 7:00 (12-5=7) completando la combinazione con 5 tasti neri.
Il risultato porta ad una sequenza di tasti neri che è utile memorizzare visivamente e meccanicamente in modo da evitare questo sia pur semplice conteggio.
Nello schema sono riportate le sequenze di ingresso dei tasti neri dei due emisferi a partire da "zero-tasti-neri" fino a "tutti i tasti neri".
L'ultimo tasto nero inserito è evidenziato in rosso, in nero i tasti già inseriti nella combinazione.
Continuando a percorrere il Circolo in senso orario dalle ore 5:00 o anti-orario dalle ore 7:00 si arriva in entrambi i casi alle ore 06:00.
00:00SENSO ORARIO (Emisfero Diesis)06:00
01:00
KeyBoard
02:00
KeyBoard
03:00
KeyBoard
04:00
KeyBoard
05:00
KeyBoard
12345
KeyBoard
11:00
KeyBoard
10:00
KeyBoard
09:00
KeyBoard
08:00
KeyBoard
07:00
 SENSO ANTI-ORARIO (Emisfero Bemolle)  
Se si esegue sulla tastiera la sequenza di ingresso dei tasti neri si noterà che:
  • Ogni emisfero inizia con un tasto nella sezione tre-neri, un nero-sentinella.
  • Ad ogni tasto nero aggiunto nella sezione tre-neri segue un tasto nero aggiunto nella sezione due-neri.
  • L'ultimo tasto nero aggiunto è la sentinella dell'emisfero opposto, per cui troveremo entrambi i tasti-sentinella solo negli insiemi a 5 tasti neri.
Come vedremo tra breve, queste preziose sequenze sono di straordinaria importanza nella musica e di grande utilità pratica.
Non dovrebbe risultare difficile memorizzarle: è sufficiente eseguirle più volte sulla tastiera -cioè sperimentarle- finché non risultano meccanicamente e visivamente familiari.
La sequenza di ingresso dei tasti neri è il risultato pratico -tradotto in termini meccanici e visivi- di un calcolo armonico piuttosto complesso su cui si basa il sistema delle Tonalità.
Non è necessario conoscere la teoria da cui derivano queste sequenze, ma per comprenderne l'importanza è utile fare un parallelo con quanto accade sul pentagramma.

La Tonalità

L'Armatura di Chiave

Ad ogni ora del Circolo corrisponde una combinazione di tasti bianchi e neri, un insieme di 7 note tra loro affini chiamato Tonalità.
La forma classica per rappresentare una Tonalità è l'Armatura di Chiave, un piccolo segmento di pentagramma riportato all'inizio della partitura a cui sono apposti i simboli di diesis o bemolle (mai entrambi) in corrispondenza di note naturali rappresentate da righi e spazi.
Dove non ci sono simboli apposti, nella combinazione sarà presente il corrispondente tasto bianco altrimenti, salvo il caso particolare alle ore 6:00, il bianco sarà sostituito da un tasto nero-diesis o nero-bemolle.
Nell'armatura i simboli di alterazione vanno da sinistra a destra, nella esatta sequenza di ingresso dei tasti neri percorrendo l'orologio dalle 12:00 in senso orario (diesis) o anti-orario (bemolle).
La figura seguente illustra questa interessante corrispondenza. In rosso è marcato il tasto nero corrispondente all'ultima alterazione apposta nell'armatura.
 
Armatura
0 Tasti neri 1# 2# 3# 4# 5
Orario
Anti-orario
0 Tasti neri 1b 2b 3b 4b 5
Armatura
Il Circolo consente di interpretare l'armatura a vista, con un colpo d'occhio, ed associare la corretta combinazione di tasti senza leggere le note:
» Il numero di alterazioni coincide con il numero di tasti neri che appartengono all'insieme
» Il tipo di alterazioni (bemolle o diesis) indica l'emisfero da considerare per applicare la corretta sequenza di ingresso dei tasti neri.
Queste due semplici informazioni sono sufficienti per individuare i tasti neri e, come vedremo a breve, dedurre i tasti bianchi per completare il Pattern corrispondente alla Tonalità.
Ad esempio, se in armatura figurano quattro bemolle (b), per trovare i quattro neri-bemolle dell'insieme procederemo in senso anti-orario con la sequenza di ingresso dei tasti neri contando fino a 4.
Da notare che 6 bemolle o 6 diesis in armatura conducono alle ore 6:00 direttamente, senza necessità di ulteriori calcoli.
Va da sé che seguendo le alterazioni dell'armatura (da sinistra a destra) e la sequenza di ingresso dei tasti neri, è possibile indicare il tasto corrispondente ad ogni alterazione senza necessariamente nominare la nota corrispondente.

Combinazioni dei tasti neri

Chi suona ad orecchio generalmente riesce a trovare, per successivi tentativi, i tasti corrispondenti alle note di una melodia, e riprodurla in modo riconoscibile.
Spesso i tasti trovati apparengono tutti allo stesso insieme di 7 note –e quindi tutti alla medesima tonalità. Riconoscere questo insieme, e non i singoli tasti della melodia, consente di suonare con più disinvoltura e con maggiore consapevolezza, senza necessariamente nominare le note corrispondenti ai tasti.
La figura riporta le possibili combinazioni di tasti neri, e per ogni combinazione indica in blu e rosso rispettivamente l’emisfero dei neri-diesis e dei neri-bemolle, che si deduce dal tasto-sentinella.
Se lo sfondo è grigio la combinazione non esiste, nel senso che con quella combinazione di neri non si può formare un insieme armonico di 7 note affini.
Lo schema non include due combinazioni, che sebbene teoricamente possibili non possono in pratica verificarsi applicando la sequenza di ingresso dei tasti neri, qualunque sia la combinazione nella sezione due-neri.
Sono le combinazioni con i soli tasti sentinella e con il solo tasto centrale nella sezione tre-neri.
Ciò vuol dire che se i due tasti-sentinella suonano entrambi bene, l'insieme armonico deve necessariamente comprendere tutti i tasti neri della sezione tre-neri; allo stesso modo, se il tasto centrale della sezione tre-neri suona bene, l'insieme armonico deve comprendere almeno un altro tasto nero nella sezione.
Va da sé che sulle teoriche 32 combinazioni di tasti neri (24 riportate nello schema più 2x4=8 non incluse) solo 10 combinazioni sono utili: una significativa semplificazione!

Combinazioni dei tasti bianchi

Nella figura precedente si può osservare che nella sezione tre-neri i tasti neri sono contigui, raggruppati a destra (neri-bemolle) o a sinistra (neri-diesis).
Questa caratteristica consente di individuare rapidamente tutti i tasti bianchi del Pattern -le note naturali della Tonalità.
Considerando separatamente le sezioni a due ed a tre neri non è difficile individuare visivamente i tasti bianchi che completano il Pattern.
EMISFERO BEMOLLE EMISFERO DIESIS
5b 3b o 4b 1b o 2b 0 1# o 2# 3# o 4# 5#



   
  4b o 5b 2b o 3b 0 o 1 2# o 3# 4# o 5#  
La figura riporta la disposizione dei tasti bianchi in funzione dei tasti neri del pattern:
» I tasti neri-bemolle sostituiscono i bianchi immediatamente successivi (alla loro destra), per cui i tasti bianchi saranno tutti alla sinistra dei tasti neri del Pattern;
» Analogamente i tasti neri-diesis sostituiscono i bianchi immediatamente precedenti (alla loro sinistra), per cui i tasti bianchi saranno tutti alla destra dei tasti neri del Pattern.
Una tonalità è un insieme di 7 note prese tra le 12 note del nostro sistema musicale; in termini matematici si chiamano "combinazioni", e sono teoricamente N=12!/(7!*5!)=792. Nella pratica solo 12 combinazioni di 7 tasti costituiscono un insieme di note che coincidono con una Tonalità.

Analisi Armonica ad orecchio
Chi suona ad orecchio riesce a capire se un tasto suona bene o suona male rispetto a quanto la memoria ricorda del brano -o suonando ed ascoltando allo stesso tempo il brano. In questo modo si individua la sequenza di note/tasti di una melodia, e generalmente è questo l'obiettivo, ma è possibile fare un passo in più: trovare la tonalità su cui si sviluppa la melodia, cioè il pattern che comprende tutti i tasti della tonalità da cui la melodia attinge le sue note.
La tonalità è un punto di riferimento prezioso, soprattutto per chi suona ad orecchio: sapere su quale tonalità si sviluppa una melodia vuol dire avere sott'occhio le 7 note da cui essa attinge e che per questo motivo i tasti corrispondenti suoneranno tendenzialmente tutti bene. Questa sicurezza consente di suonare con più disinvoltura, di ridurre gli errori durante l'esecuzione a memoria, e non ultimo di improvvisare fraseggi sul tessuto armonico del brano.
Suonare Visuale è un approccio concepito per maneggiare insiemi di tasti, e può essere d'aiuto per trovare la tonalità di un brano o parte di esso. Affiancando la logica dei Pattern Visuali al nostro orecchio musicale sono sufficienti poche note/tasti per riconoscere un Pattern. L'idea di base è che ogni tasto che proveremo può suonare bene o non suonare bene al nostro orecchio, ma in entrambi i casi ci fornirà informazioni utili per restringere la ricerca.
Il procedimento di seguito descritto è di tipo euristico: l'esito di ogni passaggio dipende da come l'orecchio riesce a percepire se un tasto/nota suona bene o meno nel contesto musicale di un brano. Anche la sequenza dei passaggi è uno schema di riferimento più che una rigida procedura: l'importante è riconoscere gli indizi che consentono di individuare il Pattern corrispondente alla Tonalità.
Passo 1: Individuare l'emisfero
Il primo passo è determinare l'emisfero a cui la Tonalità appartiene, per capire se ci troviamo su un polo (ore 0:00 o ore 6:00) o su un emisfero.
Possiamo affrontare il problema in due modi: provando i tasti semitono o i tasti sentinella.
Tasti Semitono
KeyBoard Si provano i tasti semitono tra le due Sezioni (che corrispondono alle note MI e FA).
Se entrambi suonano bene ci troviamo certamente alle ore 0:00 (DO).
Altrimenti...
KeyBoard
KeyBoard Se suona bene il DO suonerà bene anche il FA (tasto-semitono a sinistra della sezione tre-neri).
La coppia ci riporta all'emisfero Bemolle
KeyBoard
KeyBoard Se suona bene il MI (tasto-semitono a destra della sezione due-neri) suonerà bene anche il SI (tasto semitono a destra della sezione tre-neri).
La coppia ci riporta all'emisfero Diesis
KeyBoard
KeyBoard Rimane il caso in cui suonano bene FA e SI, ma non DO e MI.
La coppia ci riporta direttamente alle ore 6:00
KeyBoard
Tasti Sentinella
Possiamo ottenere un risultato analogo provando i tasti-sentinella:
KeyBoard Se nessun tasto-sentinella suona bene il Pattern ha zero-tasti-neri (ore 00:00, tonalità DO) KeyBoard
KeyBoard
KeyBoard
Se solo un tasto-sentinella suona bene, è l'indizio che indica l'emisfero in cui risiede la Tonalità
Implicitamente si ricava la relativa coppia di tasti-semitono.
KeyBoard
KeyBoard
KeyBoard Se entrambe le sentinelle suonano bene, il Pattern avrà necessariamente 5 tasti neri.
Per determinare l'emisfero (o il pattern delle ore 6:00) è necessario analizzare i tasti-semitono.
KeyBoard
KeyBoard
KeyBoard
Passo 2: Individuare il Pattern
Dopo aver escluso con il passo precedente il Pattern "zero-tasti-neri" (ore 0:00) ed i tre Pattern a cinque neri, la ricerca prosegue nell'emisfero individuato. Il Pattern avrà almeno un tasto nero, il tasto-sentinella dell'emisfero, e non avrà la sentinella dell'emisfero opposto.
KeyBoard Proveremo ora i tasti della sezione due-neri
Se nessun tasto nero nella sezione-due-neri suona bene siamo certi di essere alle 1:00 o alle 11:00, e l'unico tasto nero è la sentinella che suona bene. KeyBoard KeyBoard
KeyBoard Se entrambi suonano bene, certamente anche il centrale della sezione tre-neri suonerà bene. Avendo precedentemente escluso il Pattern a cinque-neri (con entrambe le sentinelle), siamo certi che il Pattern è a quattro-neri.
» La sentinella sinistra indica le ore 4:00;
» La sentinella destra indica le ore 8:00.
KeyBoard KeyBoard
KeyBoard Se solo un tasto nero nella sezione due-neri suona bene, il nero centrale della sezione tre-neri indica il Pattern cercato
KeyBoard Se suona bene il pattern è a tre neri:
» Nell'emisfero diesis (sentinella sinistra) siamo ad ore 3:00
» Nell'emisfero bemolle (sentinella destra) siamo ad ore 9:00
KeyBoard KeyBoard
Se non suona bene il pattern è a due neri:
» Nell'emisfero diesis (sentinella sinistra) siamo ad ore 2:00
» Nell'emisfero bemolle (sentinella destra) siamo ad ore 10:00
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Nella pratica, dopo aver preso confidenza con i Pattern Visuali, si proverà direttamente un Pattern qualsiasi e si correggerà in passi successivi fino a trovare i tasti che suonano bene, il Pattern della Tonalità.

Nota Fondamentale
Le sette note di una combinazione sono generate da una singola nota di partenza, detta fondamentale.
Il Pattern non ci informa su quale sia questa nota, ma si tratta di un punto di riferimento assai importante perché consente di dare un ordine ai singoli tasti dell'insieme armonico.
Dalla teoria classica dell'armonia si può derivare una regola generale per individuare visivamente il tasto corrispondente alla nota fondamentale di un qualsiasi insieme armonico, senza necessariamente nominare alcuna nota a parte il DO (il tasto corrispondente alla fondamentale è marcato in rosso):
La fondamentale alle ore 12:00 è notoriamente DO.

Emisfero Diesis
Nell'emisfero diesis, procedendo in senso orario, la fondamentale è il quinto tasto dalla fondamentale dell'insieme precedente. Riportando questa sequenza entro il modulo DO-DO i tasti risultano essere il primo (DO), quinto, secondo, sesto, terzo, settimo tasto bianco dal DO.
00:00 1:00 2:00 3:00 4:00 5:00
0 1# 2# 3# 4# 5#
Secondo questa regola, la fondamentale di una combinazione dell'emisfero diesis è sempre un tasto bianco, e coincide con il tasto immediatamente successivo all'ultimo nero inserito nella combinazione.

Emisfero Bemolle
Nell'emisfero bemolle, procedendo in senso antiorario, la fondamentale è il quarto tasto dalla fondamentale dell'insieme precedente.
Riportando questa sequenza entro il modulo DO-DO la fondamentale dell'insieme ad ore 11:00 sarà il quarto tasto da DO, che corrisponde al primo tasto bianco nella sezione a tre neri; le fondamentali degli insiemi successivi seguiranno la sequenza di ingresso dei tasti neri-bemolle vista nel paragrafo precedente:
00:00 11:00 10:00 9:00 8:00 7:00
0 1b 2b 3b 4b 5b
E' possibile osservare che dopo le 11:00 in senso anti-orario, la fondamentale di un insieme nell'emisfero bemolle è sempre un tasto nero, e coincide con l'ultimo tasto nero inserito nella combinazione precedente.
Alle ore 6:00 si arriva in senso orario (quinto tasto dalla fondamentale delle 5:00) o in senso anti-orario (quarto tasto dalla fondamentale delle 7:00), per cui la fondamentale sarà in entrambi i casi il tasto-sentinella sinistra

La figura seguente riassume i tasti corrispondenti alle note fondamentali (marcati in rosso) per tutte le ore dell'orologio.
  EMISFERO DIESIS  
12:00 DO 1:00 SOL 2:00 RE 3:00 LA 4:00 MI 5:00 SI 6:00 FA#
12:00 DO 11:00 FA 10:00 SIb 9:00 MIb 8:00 LAb 7:00 REb 6:00 SOLb
  EMISFERO BEMOLLE  
Apponendo il nome della nota corrispondente al tasto fondamentale il nostro orologio si trasforma nel famoso Circolo delle Quinte, un dispositivo di calcolo armonico assai utile che sarà approfondito nella III parte.
La nota fondamentale dà il nome alla Tonalità in quanto implicitamente è la nota generatrice dell'insieme armonico. Ad esempio "RE" indica di per sé una semplice nota, ma se considerata in un contesto armonico in funzione di nota fondamentale, indica implicitamente anche la Tonalità di RE, quindi tutte le 7 note affini al RE.
E' interessante notare che:
  • In tutto l'emisfero diesis le fondamentali sono solo tasti bianchi, le note naturali SOL, RE, LA, MI, SI
  • Nell'emisfero bemolle, tranne il bianco ad ore 11:00 (la nota naturale FA), le fondamentali sono tasti neri, le note SIb, MIb, LAb, REb
  • Alle ore 6:00 il tasto corrispondente alla fondamentale può essere considerato indistintamente diesis (FA#) o bemolle (SOLb).

Conclusioni

Si conclude così la prima parte di Suonare Visuale.
Il materiale proposto offre un quadro di riferimento visivo che svela la stretta corrispondenza tra l'organizzazione della tastiera del pianoforte, il pentagramma ed il sistema delle Tonalità su cui si basa tutta la musica occidentale.
L'approccio visuale astrae dai nomi delle note, e quindi è particolarmente orientato a chi non intende imparare a leggere la musica; allo stesso tempo è un approccio fondato rigorosamente sulla Teoria dell'Armonia, le cui regole sono tradotte in una forma pratica e funzionale.
Suonare Visuale è un metodo pratico. Si suppone che durante la lettura si abbia sempre a disposizione una vera tastiera su cui sperimentare gli oggetti visuali raffigurati.
Se la lettura è stata proficua, chi suona già ad orecchio il pianoforte dovrebbe avvertire maggiore precisione e sicurezza nell'esecuzione dei brani del proprio repertorio e nella improvvisazione.
Anche chi suona la tastiera per comporre musica con un sistema DAW (Digital Audio Workstation) dovrebbe trovare giovamento dalla organizzazione visuale del sistema tonale.
Chi è alle prime armi può, con questi rudimenti, sperimentare i suoni delle tonalità e provare ad individuare ad orecchio il pattern che meglio si adatta alla musica che si ascolta.
Non resta che provare: scegliere una canzone, ascoltarla e scoprire la tonalità nella quale si sviluppa, riconoscere il Pattern corrispondente, ed infine improvvisare sul brano azionando in modo casuale i tasti del Pattern. Ciò che si esegue dovrebbe suonare comunque bene.


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