Scale e Tonalità
Sebbene le scale fondamentali siano un elemento essenziale della musica, nella pratica non sono concepite per essere necessariamente eseguite pedissequamente,
ma come sistema per ricavare -mediante la generica
struttura di intervalli TTSTTTS- un insieme di sette note da usare in qualsiasi ordine,
singolarmente o combinate tra loro (accordi).
L'insieme di 7 note corrispondenti ad una scala costruita con il modello TTSTTTS a partire da una data nota è chiamato "Tonalità Maggiore" o semplicemente "
Tonalità".
Nella Tonalità, le note manterranno il loro grado (I, II, III), che indica la posizione relativa della nota nella scala fondamentale
ma non necessariamente la sequenza di esecuzione. La tonica di una scala fondamentale (TTSTTTS), cioè il suo I grado, dà il nome alla Tonalità.
Dato che qualsiasi scala costruita con gli
intervalli TTSTTTS è una
combinazione unica di 7 note,
va da sé che avremo 12 tonalità differenti, una per ogni nota del nostro sistema musicale.
I concetti di "scala fondamentale" e "tonalità" sono quindi molto simili, quasi intercambiabili;
ma il "ragionare per tonalità" ci consentirà di usare le scale TTSTTTS per costruire con relativa semplicità numerose altre scale, nonché centinaia di accordi.
Quante volte si sarà sentito dire che una composizione è in SIb Maggiore, in DO Maggiore, e via dicendo.
Ciò che si vuole indicare è la tonalità principale, le note su cui tutto il movimento armonico converge.
Generalmente una composizione inizia e termina nella tonalità indicata, e le sette note della tonalità -e quindi della corrispondente scala fondamentale- ricorrono con maggiore frequenza
durante l'esecuzione.
Di conseguenza, conoscere la tonalità di una composizione agevola enormemente l'esecuzione, soprattutto nelle improvvisazioni,
in quanto ci consentirà di posizionare la mano in modo che le note più ricorrenti si trovino già sotto le dita.
Accidenti
Abbiamo visto che l'ordine in cui sono presentate le Scale Maggiori nella
Tavola delle scale fondamentali
è una sequenza chiamata
Circolo delle Quinte, e che
procedendo per quinte ascendenti o per
quinte discendenti
la differenza tra una scala e la successiva è di una ed una sola nota, in quanto un solo tasto bianco sarà sostituito con un tasto nero adiacente,
il precedente in caso di bemolle o il successivo in caso di diesis.
Nella
Tavola delle scale fondamentali, ogni scala è associata ad un piccolo segmento di pentagramma,
chiamato
Armatura di Chiave,
che indica quali tra le sette note naturali risulteranno alterate nella scala, e di conseguenza quali tasti bianchi dovranno essere sostituiti da
un tasto nero adiacente per formare la scala.
Le alterazioni riportate nell'armatura sono rappresentate dai simboli diesis (#) o bemolle (b), detti
accidenti, ed indicano
quale tasto nero andrà a sostituire il tasto bianco a cui l'accidente è applicato: rispettivamente il tasto nero immediatamente successivo o precedente.
La scala fondamentale di DO è composta da soli tasti bianchi, e pertanto in questo segmento non figurerà alcun accidente.
Tutte le altre scale fondamentali dovranno -in quanto composte da combinazioni differenti di 7 note- comprendere uno o più tasti neri,e quindi necessariamente uno o più accidenti.
Va da sé che nello sviluppo delle scale fondamentali per intervalli di quinta, gli accidenti aumenteranno o diminuiranno in ragione di uno per ogni nuova scala successiva.
In particolare, i simboli di diesis aumenteranno in senso ascendente e diminuiranno in senso discendente, ed allo stesso modo
i simboli di bemolle aumenteranno procedendo in senso discendente o diminuiranno in senso ascendente.
Questo fenomeno si verifica proprio grazie al fatto che procedendo per quinte, uno ed un solo tasto bianco della Scala di partenza sarà sostituito,
nella scala successiva, da un nuovo tasto nero.
Scale ed Armatura
L'
Armatura di chiave è solitamente riportata all'inizio della partitura allo scopo di facilitare la lettura e la scrittura della musica, ma anche per indicare
la tonalità, cioè le sette note più importanti dell'intera composizione e che ricorreranno con maggiore frequenza.
Infatti, ogni accidente indicato in armatura di chiave vale per tutta la partitura, a meno di occasionali accidenti nel corso della partitura.
Inoltre, un accidente posto su un rigo o su uno spazio indica che la corrispondente nota deve essere alterata su qualsiasi ottava:
ad esempio un diesis sul FA (quinto rigo) implica che tutti i FA della tastiera saranno diesis, compreso il FA del primo spazio, nonostante non sia riportato l'accidente.
Talvolta la tonalità è indicata non attraverso l'armatura, ma a margine della partitura; in questo caso sarà specificato
il nome della Tonica della relativa scala fondamentale -che è anche il nome della tonalità.
Da questa nota si può costruire la scala TTSTTTS e ricavare tutte le note della tonalità, e di conseguenza gli accidenti richiesti.
E' certamente possibile suonare ad orecchio senza saper leggere la musica, ma è altrettanto vero che per leggere l'armatura di chiave non è necessario leggere le note e la loro durata,
ma semplicemente di osservare la collocazione delle alterazioni in un piccolo segmento iniziale del pentagramma -cioè saper leggere il semplice pentagramma.
Per chi suona ad orecchio, e legge poco o nulla la partitura, l'armatura offre un aiuto notevole perché indica indirettamente una posizione di riferimento.
Se nel corso della partitura non sono presenti accidenti, potremo con tranquillità improvvisare usando solo sette note che suoneranno sicuramente bene,
avendo la possibilità di produrre un gran numero di combinazioni diverse.
L'armatura segue una notazione abbastanza semplice e
standard, che può essere interpretata
a colpo d'occhio senza saper leggere la musica.
Queste sono le sue principali caratteristiche:
- Gli accidenti possono essere o diesis o bemolle, mai entrambi
- Come ogni scala è una combinazione unica di tasti neri e bianchi, così anche la combinazione degli accidenti sarà unica
- Gli accidenti sono sempre riportati da sinistra a destra, in base alla sequenza di "ingresso" dei tasti neri procedendo per quinte
Possiamo ora applicare la seguente regola, semplice e pratica, per
ricavare dall'armatura di chiave la tonalità:
|
Se non ci sono alterazioni in chiave, la Tonalità è DO. |
|
Se ci sono diesis in chiave, la Tonalità sarà la nota immediatamente successiva (un semitono sopra) all'ultima nota diesizzata.
Nell'esempio, la Tonalità è LA perché il diesis più a destra è su SOL (quindi SOL#), e LA è la nota un semitono sopra il SOL#.
|
|
Se c'è un solo bemolle in chiave, la Tonalità è FA. |
|
Se ci sono due o più bemolle in chiave, la Tonalità coincide con la penultima nota bemollizzata.
Nell'esempio, la Tonalità è LAb perchè il penultimo bemolle è su LA (quindi LAb)
|
Decifrare una armatura di chiave consente di individuare la nota fondamentale da cui costruire la Scala con gli intervalli TTSTTTS,
e di conseguenza trovare le 7 note più importanti dell'intero brano.
Note enarmoniche
Nella
Tavola delle scale fondamentali, l'armatura della scala di SOLb indica 6 bemolle,
cioè teoricamente 6 tasti neri, ma i tasti neri in un'ottava sono solo 5!
La spiegazione è che l'ultimo bemolle aggiunto è sul rigo corrispondente al DO;
dato che il bemolle indica il tasto immediatamente precedente (la nota un semitono più bassa), non troveremo un tasto nero ma uno bianco, il SI.
Analogamente l'armatura della scala di FA# indica 6 diesis. Anche in questo caso la spiegazione è che l'ultimo diesis aggiunto è sul rigo corrispondente al MI;
dato che il diesis indica il tasto immediatamente successivo (la nota un semitono più acuta), non troveremo un tasto nero ma uno bianco, il FA.
DOb e SI indicano quindi lo stesso tasto, cioè sono enarmonicamente la stessa nota, così come sono la stessa nota MI# e FA.
Più in generale, un qualsiasi tasto può essere indicato come bemolle del tasto successivo o come diesis del tasto precedente. Ad esempio G# e Ab
indicano lo stesso tasto e sono enarmonicamente la stessa nota.
Si dice "enarmonicamente uguali" e non semplicemente "uguali" perché seguendo i calcoli
pitagorici ed arrivando all'ottava per quinte, risulta un leggero scostamento di frequenza
da quanto ci si attende, cioè la frequenza esattamente doppia; per questo motivo non si può affermare che DOb è
uguale a SI o che SI# è uguale a DO.
Si tratta di differenze impercettibili all'orecchio normale, che assumono una importanza pratica solo per l'accordatura del pianoforte (vedi sezione
PianoTuner su questo sito).