L'approccio all'improvvisazione che vogliamo seguire richiede di mantenere uno stretto legame tra Scale ed Accordi attraverso la Tonalità.
A tale scopo è utile considerare scale ed accordi come modi di suonare (o armonizzare) una Tonalità, non soltanto come semplici posizioni o diteggiature.
Qualsiasi accordo, per quanto complesso sia, può essere ricondotto alla forma di Triade; questo consente di semplificare la sequenza degli accordi (accompagnamento) di un brano
per adattarlo al proprio livello tecnico nelle fasi iniziali dello studio del pianoforte.
M Triade Maggiore
Un accordo si costruisce a partire da una qualsiasi nota tra le 12 del nostro sistema musicale -detta tonica-
procedendo per
intervalli di terza diatonica.
La tonica seguita da due intervalli di terza diatonica formano una Triade (accordo a tre voci) di tipo Maggiore.
Il simbolo che esprime una Triade Maggiore è semplicemente il nome della tonica, eventualmente seguito dal carattere maiuscolo 'M'
m Triade Minore
Per ottenere una triade minore si abbassa il terzo grado di un semitono.
Il simbolo che esprime una Triade Minore è il nome della tonica seguito dal carattere minuscolo 'm'
° Triade Diminuita
Una triade minore diventa una triade diminuita se si abbassa anche il quinto grado di un semitono.
Il simbolo che esprime una Triade Minore è il nome della tonica seguito dal simbolo '°', o in alcuni casi 'dim'.
Ne risultano quindi tre tipi di triadi (maggiore, minore e diminuita) che possono essere costruite a partire da una qualsiasi delle 12 note;
ma non sarà necessario memorizzare 12x3=36 diverse triadi, se si conosce il modo di "costruirle" quando servono: la tonica rimane fissa, mentre la terza e la quinta
possono essere abbassate di un semitono.
All'ascolto, una triade Minore produce un suono più triste e sommesso rispetto ad una triade maggiore;
la quinta naturale, comune ad entrambe le triadi, fornisce "stabilità" all'accordo maggiore e minore.
La triade Diminuita, con l'alterazione della quinta, produce di conseguenza un suono instabile,
in particolare perchè con la tonica forma un intervallo (il tritono) che divide esattamente in due parti uguali l'ottava:
la quinta diminuita è alla distanza di tre toni dalla tonica ed allo stesso tempo tre toni dall'ottava.
Questa condizione genera tensione all'ascolto; l'orecchio avverte la necessità di risolvere questa tensione ed attende il passaggio ad un accordo risolutivo.
Accordi di Settima
Aggiungendo ad una Triade una quarta nota (un ulteriore intervallo di terza diatonica) si forma un accordo a quattro voci: la nota aggiunta sarà sempre un intervallo di settima,
da cui il nome di "Accordo di Settima". La settima aggiunta alla triade produce un suono più ricco ed interessante, ed apre la strada a nuove scoperte.
Le combinazioni di terza, quinta e settima risultanti possono essere classificate in quattro Tipi di Accordo:
Tipo Accordo | Simbolo Accordo | Caratteristiche | Altra simbologia per l'accordo |
Maggiore Settima | Ma7 | Costruita per terze diatoniche dal I grado di una Scala Fondamentale. Avrà Terza e Settima maggiori | M7, Maj7, Δ |
Dominante Settima | Dom7 | Terza maggiore e settima minore | l'accordo è indicato con il numero 7 subito dopo la tonica |
Minore Settima | m7 | Terza e settima minori | Nelle notazioni meno recenti, l'accordo di minore è indicato con il simbolo - |
Semidiminuito | m7(b5) | Terza minore, quinta diminuita, settima minore | L'accordo è indicato anche con il simbolo Ø |
Altre combinazioni, quali ad esempio terza minore o quinta diminuita con settima maggiore, o terza minore con settima maggiore,
non derivano dalla Scala Fondamentale e pertanto non fanno parte delle Tonalità Maggiori.
Si tratta di argomenti avanzati, che si potranno affrontare con efficacia solo dopo aver compreso la Tonalità Maggiore.
Per approfondimenti sulle Tonalità Minori ed altre Scale (Diminuite, Toni interi, Pentatoniche, ecc.) si rimanda al
Manuale per chi suona ad orecchio
per la teoria, ed al
Dynamic Syllabus per l'analisi armonica degli accordi e delle progressioni di accordi.
Ogni accordo è generalmente rappresentato con una notazione simbolica. Purtroppo non esiste una forma standard universale per rappresentare gli accordi mediante simboli.
Allo stesso tempo, qualsiasi sistema di
Rappresentazione simbolica degli Accordi segue regole di base comuni, per cui
è generalmente possibile tradurre i simboli di accordo da una qualsiasi notazione nella rappresentazione simbolica preferita.
La notazione adottata in questo metodo è quella utilizzata nelle partiture jazz dei real book più recenti.
Posizione di Ottava
Se per costruire una triade sulla tastiera ci viene in aiuto la Posizione TTST, per costruire un Accordo di Settima occorre una più ampia posizione della mano, la
Posizione di Ottava. Ad esempio in Tonalità RE Maggiore (D) la Posizione di ottava sarà:
Non è necessario posizionare pollice sinstro o mignolo destro (indicati tra parentesi), perchè è sufficiente individuare visivamente il tasto corrispondente all'ottava (VIII tasto).
Ma7 Accordo di Tipo Maggiore Settima
Ricordando la
formula TTSTTTS, l'ultimo semitono (S) è
la
distanza tra il VII e l'VIII grado, quindi tra la settima e l'ottava.
Questa settima si chiama sensibile (vedi
tavola degli intervalli),
perché è attirata dall'ottava, nota che a sua volta riporta alla tonica dell'accordo.
Una Triade Maggiore con una Settima Maggiore (o sensibile) forma un Accordo di tipo
Maggiore Settima, ed è l'accordo più importante di una tonalità.
Il simbolo che esprime questo accordo è DMa7 oppure RE M7.
Un altro modo è DΔ oppure REΔ.
Dom7 Accordo di Tipo Dominante Settima
Se il VII grado è abbassato di un semitono prende il nome di Settima minore, e risulta distante dall'ottava di un tono intero.
Una settima minore aggiunta ad una Triade Maggiore produce un accordo di tipo
Dominante Settima (Dom7).
Si tratta di un accordo molto frequente in qualsiasi genere di musica, perché è alla base dei
movimenti armonici tonali.
Il simbolo che esprime questo accordo è D7 oppure RE7.
Il particolare intervallo che si forma tra la terza maggiore e la settima minore nell'accordo Dominante è un intervallo di tritono (tre toni interi), noto anche come
diabulus in musica perchè è stato per molto tempo ritenuto un intervallo non naturale, quasi blasfemo.
All'orecchio, l'accordo di tipo Dom7 crea una particolare tensione, che si dovrà risolvere con il passaggio ad un altro accordo più rilassante.
m7 Accordo di Tipo Minore Settima
Abbassando la terza di un semitono si ottiene una triade minore con settima minore; l'accordo prodotto è di Tipo
Minore Settima (m7).
Il simbolo che esprime questo accordo è Dm7 oppure RE mi7.
Nota bene: Se ad una Triade Minore si aggiunge la Settima maggiore si forma un accordo che non deriva dalle Scale fondamentali (*).
m7b5 Accordo di Tipo SemiDiminuito
Abbassando la quinta di un semitono si produce una Triade Diminuita con settima minore, cioè un accordo
Semidiminuito (m7b5).
Questo nome deriva dal fatto che una triade diminuita è composta solo da intervalli di terza minore, ma l'intervallo tra la Vb e la VIIm è una terza maggiore.
Per Accordo Diminuito si intende invece un accordo costruito esclusivamente per intervalli di terza minore. Questo tipo di accordo, che non appartiene alle Tonalità Maggiori
(*),
produce un suono molto dissonante.
Il simbolo che esprime questo accordo è Dm7(b5) oppure RE mi7(b5),
o con il simbolo abbreviato DØ oppure REØ.
(*)
Una Tonalità Minore deriva da una Tonalità Maggiore, e ne mantiene l'armatura di chiave.
Gli accordi che si possono costruire su questa tonalità possono essere sempre ricondotti ad accordi più semplici nelle Tonalità Maggiori.
A conclusione di questo metodo, e dopo aver fatto pratica con gli accordi delle Tonalità Maggiori, si avrà acquisito una solida base per continuare lo studio di altre scale.
Chi è interessato alle Tonalità Minori, alle Scale Diminuite, alle Pentatoniche e a varie altre scale,
potrà trovare nel Manuale per chi suona ad orecchio un percorso di approfondimento pratico ed efficace.
Costruzione degli accordi di settima
Il Tipo di accordo descrive una combinazione di intervalli, indipendentemente dalla specifica tonica o Tonalità.
Il generico Tipo di accordo diventa Accordo quando si stabilisce una tonica, una nota di partenza a cui applicare gli specifici intervalli previsti dal tipo di accordo.
Ci riferiremo alla posizione sulla tastiera di un generico tipo di accordo di settima con il termine
Pattern;
con il termine
Pattern Base ci riferiremo alla specifica posizione delle dita che si ottiene applicando il Pattern a partire da una data tonica.
L'ordine di presentazione dei Tipi di Accordo di settima non è casuale, perché è una sequenza che aiuta a mantenere memoria delle loro differenti caratteristiche.
- Ma7 Il tipo Maggiore Settima è il tipo fondamentale perché forma l'accordo dalla Scala Fondamentale procedendo per terze diatoniche dal I grado
- Dom7 Il tipo Dominante Settima ha una sola nota differente dal precedente: la Settima che diventa minore
- m7 Il tipo Minore Settima ha una sola nota differente dal precedente: la Terza che diventa minore
- m7b5 Il tipo Semidiminuito ha una sola nota differente dal precedente: la Quinta che diventa diminuita
La posizione di un accordo di settima indicato in notazione simbolica si imposta con il seguente procedimento:
- Dal simbolo si legge la tonica dell'accordo, da cui si imposta la Posizione TTST, ad esempio D (RE)
- La Posizione TTST viene estesa alla Posizione di Ottava.
Non è necessario raggiungere con una mano l'ottava ma è sufficiente visualizzarla e porre il dito direttamente sul tasto immediatamente precedente (un semitono sotto),
per formare l'accordo di tipo Ma7 con tonica in RE (D).
- Se l'accordo è DMa7, di tipo Ma7, la mano è già in posizione per eseguirlo.
- Altrimenti, dato che Ma7 è l'unico ad avere la Settima maggiore, abbasseremo la settima di un semitono (il tasto immediatamente precedente, bianco o nero che sia)
- Se l'accordo è D7, di tipo Dom7, la mano è in posizione
- Altrimenti, dato che gli altri tipi sono minori, abbasseremo la terza di un semitono (il tasto immediatamente precedente, bianco o nero che sia)
- Se l'accordo è Dm7, di tipo m7, la mano è in posizione
- Altrimenti dovremo abbassare anche la quinta di un semitono ed avremo la mano in posizione per l'accordo semidiminuito Dm7(b5), di tipo m7b5
Se l'accordo da eseguire non rientra nei quattro tipi di accordo di settima, è possibile che vi siano intervalli extra oltre la triade e la settima, che possono essere omessi
senza alterare il significato armonico dell'accordo.
Ad esempio Dm7(b9) o DMa7(+11) possono essere ridotti a Dm7 e DMa7
E' anche possibile che l'accordo non appartenga a nessuna delle 12 Tonalità Maggiori.
Ad esempio DMa7(+5) o D7alt possono essere ridotti a DMa7 e D7
Vedremo in seguito come ricondurre un qualsiasi accordo espresso in notazione simbolica ad uno dei quattro tipi accordo di settima.
Per adesso si suppone che i brani scelti per la pratica non siano particolarmente complessi.
Esecuzione degli accordi di settima
Il Pattern Base è la posizione delle dita corrispondente ad uno specifico accordo.
Avremo quindi 12x4=48 diversi accordi di settima, e di conseguenza 48 Patterns Base.
Non occorrerà memorizzare tutte queste posizioni, ma avere assimilato la logica per costruirle in modo relativamente semplice e rapido quando servono.
Mentre è semplice memorizzare poche e semplici regole per costruire accordi, per suonarli alla velocità richiesta occorre molto esercizio e molta pratica.
Per esercitarsi occorre disporre di una sequenza di accordi, "tradurre" il simbolo di ogni accordo in posizioni sulla tastiera, e passare da un accordo al successivo
in modo rapido e sicuro.
Si possono trovare sulla Rete gli accordi (in simboli, non sul pentagramma!) di pressoché qualsiasi composizione pop,
rock e jazz; cercarne uno a piacere, che a prima vista non sia eccessivamente complicato, ed esercitarsi nei passaggi tra accordi. La difficoltà,
come nelle scale, è solo una questione di velocità, che si acquisisce con l'esercizio.
Per esercitarsi sugli accordi, il suggerimento è di marcare con adesivi tipo "attacca-stacca" i tasti di una scala TTSTTTS nella tonalità del brano su cui lavorare.
Suonare solo i tasti marcati è un aiuto consistente non solo alla memoria visiva ma soprattutto alla memoria meccanica, perché con gli adesivi si minimizzano gli errori.
Se si sceglie uno standard jazz dai Real Books, dalla
Armatura di Chiave si potrà ricavare la scala TTSTTTS su cui apporre gli adesivi,
altrimenti procedere come segue:
Iniziare apponendo i marcatori sui 4 tasti del primo accordo, e proseguire con i successivi accordi marcando con l'adesivo eventuali nuovi tasti, fino al massimo di sette.
Se i marcatori diventano più di sette la progressione è terminata perché si è verificata una variazione di tonalità.
Va da sé che se i marcatori non superano i 7 tasti si potrà eseguire l'intero brano seguendo con tranquillità i marcatori apposti.
Per esercitarsi con l'aiuto degli adesivi, scegliere quindi brani relativamente semplici, con sequenze composte da almeno 3-4 accordi.
e ripetere più volte le singole sequenze di accordi trovate.
Problemi da affrontare
Potremmo fermarci a questo punto. Suonare accordi di settima è un grande risultato, soprattutto se si riesce ad eseguire passaggi tra accordi seguendo il ritmo.
Ma sapere come eseguire gli accordi non vuol dire essere consapevoli di cosa si sta suonando o cosa si vuole suonare.
Abbiamo acquisito tutte le basi teoriche e pratiche per approfondire lo stretto legame tra Scale, Accordi e Tonalità, un aspetto fondamentale dell'improvvisazione.
Sarebbe quindi un vero peccato fermarci qui.
Distanza tra posizioni
Il primo problema è che suonando gli accordi in questo modo la mano salta da un punto all'altro della tastiera, ed è necessario molto esercizio per mirare ad una tonica e ritrovarsi
con le dita disposte per atterrare sui giusti tasti nel giusto tempo.
Nell'approccio classico al pianoforte, un accordo può essere rivoltato in modo che sia più comodo e rapido il passaggio tra due accordi;
qui si propone un approccio diverso, orientato a minimizzare il numero di posizioni da immagazzinare nella memoria meccanica, logica e visiva.
L'obiettivo di questo metodo è di utilizzare sempre e solo le posizioni dei 4 tipi di accordo di settima che ormai siamo in grado di costruire per eseguire pressoché qualsiasi scala o accordo,
senza dover imparare decine di posizioni
armonicamente equivalenti e quindi ridondanti, come i rivolti, e per ottenere una sufficiente padronanza della tastiera.
Vedremo in seguito come eseguire accordi mantenendo la mano pressoché ferma o muoverla in modo fluido e sicuro su intervalli "vicini"
(
Circolo dei Pattern),
e come usare la
memoria visiva per mantenere efficaci riferimenti ai tasti corrispondenti ad una tonalità (
Pattern Tonali).
Legame Accordo-Scala-Tonalità
Un secondo obiettivo, ma non per importanza, è mostrare come
Scale
ed
Accordi siano strettamente interconnessi tramite la
Tonalità;
un legame che consente di suonare scale, accordi ed arpeggi indistintamente, cioè suonare "
Scale ad accordi", improvvisando entro confini ben definiti.
La costruzione di una triade minore abbassando di un semitono il III grado di una triade maggiore è il modo corretto di trovare la posizione di un accordo minore,
ma pone un problema, che può essere formulato con un esempio (nella tonalità scelta per questa pagina dinamica):
2) Una Triade Maggiore con tonica in RE sarà composta dalle seguenti note:
3) Abbassiamo il III grado (seconda nota dell'accordo) di un semitono per formare una Triade Minore in RE, ed otterremo le seguenti note:
E' evidente che
FA, presente nella triade RE minore, non figura tra le note della scala fondamentale di RE;
ne consegue che l'accordo di RE minore NON appartiene alla
tonalità di RE.
A complicare la questione, non troveremo nella
Tavola delle Scale Fondamentali nessuna scala con le note
RE, MI,
FA, SOL, LA, SI, DO#, RE
indipendentemente dal loro ordine. Di conseguenza non esiste nessuna
Tonalità Maggiore con questa combinazione di alterazioni.
Questi problemi si verificano non solo in RE, ma in tutte le Tonalità, DO compreso.
Provare selezionando una diversa Tonalità nel selettore all'inizio della pagina.
Per mantenere un forte legame tra
Scale,
Accordi
e
Tonalità occorre considerare gli accordi come
modi di suonare (o
armonizzare) una Tonalità,
e non come semplici posizioni di tasti e dita.
Con questo approccio, che prende il nome di
Armonia Modale,
il problema può essere risolto definitivamente, per tutte le tonalità e per tutti i
Tipi di Accordo.