Gli Accordi Tipici non sono concepiti necessariamente per suonarli, ma per aiutare ad interpretare i simboli degli accordi e comprendere la struttura armonica di riferimento entro la quale
sviluppare una improvvisazione con scale, accordi ed arpeggi.
Come nel discorso, in cui per farsi capire si deve seguire un ordine logico all'interno di una frase,
così nella musica gli accordi sono collegati tra loro secondo regole fondate sull'esperienza acustica, estetica e psicologica (Karolyi, p.86)
Con lo sviluppo modale si ricavano dalla Scala TTSTTTS sette diverse scale modali, tre minori (al II, III e VI grado), tre maggiori (I, IV e V grado) ed una semi-diminuita (VII).
Queste scale differiscono nella struttura degli intervalli, ma non nelle note che le compongono.
Da ogni scala modale si ricava un Accordo Tipico, che è un accordo di settima eventualmente completato da altri intervalli supplementari.
L'accordo tipico si può eventualmente semplificare in un accordo di settima, ed eseguirlo con un Pattern Base di tipo Ma7, m7, Dom7 o m7(b5) senza perdere
le caratteristiche armoniche dell'accordo originale.
Un accordo minore quindi non è
semplicemente un accordo maggiore con la terza abbassata di un semitono, ma un accordo costruito per terze diatoniche su una scala modale minore,
cioè su una scala con la
terza nota alla distanza di un
intervallo di terza minore dalla prima (tonica).
Analogamente, un accordo maggiore deve essere costruito su una scala modale che presenta sia la terza che la settima maggiori,
perché nel caso della settima minore non sarebbe più di tipo maggiore ma di tipo dominante.
La seguente tavola riassume il sistema dell'armonia modale
Grado della scala | I | II | III | IV | V | VI | VII |
Struttura degli Intervalli | TTSTTTS | TSTTTST | TTSTTTS | STTSTTT | TSTTSTT | TTSTTST | TTTSTTS |
Alterazioni tipiche | | | b9,b6 | +11 | | b6 | b5, b9, b6 |
Accordo Tipico | Ma7 | m7 | m7(b9) | Ma7(#11) | 7 | m7(b6) | m7(b5) |
Tipo Accordo di Settima | Ma7 | m7 | Ma7 | Dom7 | m7 | m7b5 |
Tipo di Triade | Ma | mi | Ma | mi | dim |
Tipo di Settima | Maggiore | minore | Maggiore | minore |
Esempio di accordo in MIb | MIb Ma7 | FA m7 | SOL m7 | LAb Ma7 | SIb 7 | DO m7 | RE m7(b5) |
Esempio di accordo in FA | FA Ma7 | SOL m7 | LA m7 | SIb Ma7 | DO 7 | RE m7 | MI m7(b5) |
Accordi Tipici e Notazione
Generalmente le partiture pop/jazz indicano il simbolo dell'accordo in corrispondenza di ogni battuta, e ciò consente a chi suona ad orecchio di interpretare
la struttura armonica del brano senza saper leggere la musica.
Non esiste una
notazione simbolica standard universale per descrivere gli accordi,
ma tutte le diverse simbologie seguono alcune regole condivise, e questo rende generalmente possibile
tradurre una notazione in un'altra.
la notazione adottata in questo manuale è quella attualmente più utilizzata nel jazz.
Per approfondimenti si rimanda alla pagina
Simbologia degli Accordi,
o alla pagina dinamica
Dynamic Syllabus.
In generale, il simbolo dell'accordo contiene la tonica, la natura della terza (maggiore o minore), la settima ed eventualmente la quinta se diminuita.
Ogni altra indicazione aggiuntiva, come (b6), (b9) o (11+) non implica che l'accordo deve necessariamente comprendere quegli intervalli:
si tratta principalmente di una informazione sintetica utilissima che indica con esattezza la scala modale -e quindi il Grado della Scala Fondamentale- su cui è costruito l'accordo.
La seconda riga della tabella (Accordo Tipico) riporta la notazione simbolica del tipo di accordo associato ad ogni grado della Scala TTSTTTS da cui deriva.
Va da sé che dal simbolo dell'accordo è possibile risalire alla
tonalità a cui l'accordo appartiene.
Ambiguità della notazione simbolica degli Accordi
Una regola generale della notazione degli accordi è che il simbolo dell'accordo deve essere il più breve e semplice possibile, evitando di includere intervalli che possono essere dedotti da altre informazioni
già presenti nel simbolo o dal contesto dell'accordo stesso, cioè in base agli accordi precedenti e successivi.
Ciò vuol dire che se si incontra il simbolo di un tipo di accordo minore (m7), è possibile che il compositore non richieda espressamente un accordo con intervalli supplementari,
oltre i primi tre intervalli diatonici dell'accordo di settima. Ad esempio il simbolo REm7 non necessariamente indica un accordo di II in tonalità DO, perché potrebbe essere
un accordo di VI con la sesta (bemolle) omessa, così come un accordo di III con la seconda (bemolle) omessa.
Accordi Tipici di II, III e VI
Per verificare se REm7 è un accordo di II (quindi seconda e sesta maggiori)
si può svolgere una
Analisi armonica della progressione di accordi.
Prendiamo ad esempio la seguente progressione:
| LA m7 | FA Ma7 | RE m7 |
Se FA Ma7 è un accordo di I grado (tonalità FA), LAm7 sarà il III e REm7 il VI.
Ma l'accordo FA Ma7 è ambiguo perché potrebbe anche essere un accordo al IV grado (tonalità DO); in questo caso LAm7 sarebbe il VI e REm7 il II.
E' possibile che l'ambiguità sia voluta dal compositore (incertezza, anche all'ascolto, tra la tonalità SIb e la tonalità FA), per lasciare all'esecutore più libertà di improvvisazione;
se il compositore non volesse lasciare all'esecutore margini di interpretazione dovrà essere più specifico, indicando l'accordo FA Ma7(11+) e/o LAm7(b9) e/o REm7(b6).
Accordo Tipico di V (Dominante)
L'analisi armonica è molto più semplice se la progressione comprende un accordo di tipo Dom7 o m7(b5), in quanto indicano senza ambiguità rispettivamente il V e il VII grado.
Prendiamo ad esempio la seguente progressione:
| SIb Ma7 | DO 7 | RE m7 |
La presenza del simbolo DO7 indica che si tratta di un accordo tipo Dom7, tipico accordo del V grado.
Ciò vuol dire che la sua tonica è la quinta nota della
Scala TTSTTTS.
Pertanto, per trovare la fondamentale di questa scala dovremmo
scendere di una
quinta, o più comodamente, grazie alla
regola di
inversione degli intervalli (Regola del 9), possiamo
salire di una
quarta
(5+4=9), in modo da avere un aiuto dalla
Posizione TTST: dalla tonica dell'accordo (DO) raggiungeremo (TTS) il quarto tasto, il FA, che è la fondamentale cercata.
Stabilita la
Tonalità, verifichiamo se anche altri accordi precedenti e/o successivi a DO7 possono essere originati dalla stessa tonalità FA. Risulta che:
- SIb è la IV di FA, ed il tipo di accordo Ma7 conferma questa ipotesi. Infatti un accordo costruito sul IV grado deve essere di tipo Ma7
- RE è la VI di FA, e il tipo di accordo m7 conferma la tonalità FA per i tre accordi.
Il compositore non ha la necessità di specificare accordi completi, perché impliciti nella progressione, ma è possibile interpretare la sequenza come
| SIb Ma7(11+) | DO 7 | RE m7(b6) |
il cui significato armonico può essere descritto in modo ancora più sintetico come
IV-V-VI in FA.
Accordo Tipico di VII (Semidiminuito)
Prendiamo ora la seguente progressione:
| FA Ma7 | SI m7(b5) | LA m7 |
La presenza del simbolo SI m7(b5) indica che si tratta di un accordo tipo m7(b5), tipico accordo del VII grado.
Va da sè che l'VIII grado, armonicamente equivalente al I (nel senso che la nota VIII ha il medesimo nome della nota I) si troverà un semitono sopra la tonica dell'accordo;
ciò vuol dire che SI m7(b5) è un accordo in tonalità DO.
Come nell'esempio precedente, FA Ma7 e LA m7 confermano che l'intera progressione è in tonalità DO.
Collegamento degli accordi
Un brano è generalmente composto da passaggi di accordo che producono cambiamenti di armonia, chiamati collegamenti armonici.
Una successione di accordi collegati a casaccio non produce certamente una concatenazione armonica soddisfacente, ma la sensazione spiacevole di una mente confusa ed indisciplinata.
Come nel discorso, in cui per farsi capire si deve seguire un ordine logico all'interno di una frase,
così nella musica gli accordi sono collegati tra loro secondo regole fondate sull'esperienza acustica, estetica e psicologica. (Karolyi, p.86)
I più comuni collegamenti di accordi nell'armonia tradizionale sono elencati, in ordine preferenziale, nella seguente tavola
Un accordo costruito su... | può essere seguito da... |
I | Tonica | qualsiasi accordo |
II | Sopratonica | V,III,IV,VI,VII |
III | Mediante | VI,VI,II,V |
IV | Sottodominante | V,I,VI,II,VII,III |
V | Dominante | I,VI,III,IV |
VI | Sopradominante | II,V,IV,III |
VII | Settima o Sensibile | I,VI,III,V |
I collegamenti armonici tra accordi nella stessa tonalità sono dette progressioni modali
Quando due accordi appartengono a due diverse tonalità, la progressione modale termina e ne inizia una nuova; il collegamento armonico tra tonalità è detto movimento armonico.
Mentre le progressioni modali sono regolate sulla base degli intervalli diatonici della scala TTSTTTS, i movimenti armonici si calcolano in quarte e quinte, ascendenti e discendenti.
Costruire gli Accordi
Il procedimento per costruire sulla tastiera un accordo inizia con
la
Posizione di Ottava impostata a partire dal tasto corrispondente alla tonica dell'
accordo,
quindi si interpreta il simbolo dell'accordo e si spostano le dita per formare il
Pattern Base,
cioè la posizione di 4 dita di una mano sui tasti corrispondenti alle 4 note dell'accordo.
- se è di tipo Ma7 si sposterà il dito (pollice sinistro o mignolo destro) dall'ottava di un semitono verso il basso, altrimenti si sposterà di due semitoni;
- se è di tipo m7 si sposterà il dito corrispondente alla terza di un semitono in senso discendente;
- se è di tipo m7(5b) si sposterà sia il dito sulla quinta che quello sulla terza di un semitono in senso discendente.
Nell'accompagnamento seguiremo gli accordi indicati, eventualmente semplificati in accordi di settima, eseguendo i Pattern Base;
nell'improvvisazione utilizzeremo i Pattern come punti di riferimento: oltre al Pattern Base, potremo usare il Pattern Ma7 con la tonica sulla fondamentale della tonalità dell'accordo indicato,
per avere sotto la mano le sette note della scala TTSTTTS di origine (Pattern Radice), ed utilizzare
il
Circolo dei Pattern, per posizionarsi su qualsiasi pattern della stessa tonalità (Pattern Relativi)
ed abbellire così gli accordi originali con none, seste e quarte.
I movimenti tonali sono salti di una o più quinte discendenti o quarte ascendenti.
Una quinta equivale ad un intervallo di 7 semitoni (TTST = 3Toni + 1Semitono = 7semitoni), che a sua volta è la distanza di 5 tasti dalla tonica della scala (compresa).
Ad esempio, partendo dal RE la quinta sarà LA (RE-MI-FA#-SOL-LA).
Con un salto di quinta ci si ritrova sulla tonalità successiva, la cui differenza risiede in una ed una sola nota.
Se si aggiunge una ulteriore quinta (LA-SI-DO#-RE-MI) si arriva a MI, che coincide con un intervallo di seconda dalla tonica iniziale (RE-MI),
e ci troveremo a due tonalità di distanza.
I pattern consentono di mantenere la mano pressoché ferma nei movimenti tonali, ed aiutano a mantenere traccia della tonalità corrente rispetto alla tonalità di partenza.