Cronaca delle Esperienze di accordatura
Accordare gli unisoni B4 e Gb4
del Beckstein a coda
Il Bechstein di mio padre, strumento che di tanto in tanto mi ritrovo a suonare, è stato recentemente accordato, dopo parecchio tempo, da un professionista. Ovviamente l'accordatura è durata poche settimane, e gli unisoni sarebbero tutti da rivedere; inoltre durante l'accordatura sono saltate due corde, Gb4 e B4, che sono calate eccessivamente e rapidamente.

In queste condizioni, con due unisoni scordati sulla stessa ottava, trovare a volo la giusta trasposizione del mio repertorio è troppo difficile per le mie capacità tecniche; inoltre dato che è tutto un po' scordato, quello che viene fuori non è una gran bella musica.

La mia prima esperienza di accordatore mi ha dato il necessario coraggio e la giusta autostima per prendere chiavi e silenziatori e risolvere il problema più grave. Decido quindi di agire esclusivamente sui tasti a tre cori Gb4 e B4. In fondo, si tratta solo di un piccolo intervento sulle due corde fuori tono, a condizione di non arrecare danni allo strumento.

Dato che viaggiavo in aereo con il solo bagaglio a mano, temevo che la chiave da accordatore non sarebbe passata se ritenuta un'arma impropria, e se avessi portato anche la scheda audio ed il microfono, magari le cose si complicavano di più. In sostanza, non ho portato l'armamentario software con me. Quindi ho fatto tutto ad orecchio.

Il timore, con il solo orecchio, era di perdere il controllo e iniziare a scombinare le caviglie cercando chissà quale unisono.
Quindi ho cercato di individuare la corda più tirata -cioè con frequenza più alta- tra le tre, per agire (in crescendo) sostanzialmente solo sulle altre due. Ho anche usato la nota all'ottava precedente (cercando di sentire il primo armonico). Ho verificato la scelta delle corde di Gb4 e B4, senza strumento elettronico, confrontandole con le stesse note una ottava in basso (cercando di sentire il primo armonico di ottava), per evitare di scegliere una frequenza che poteva avere brutte conseguenze sulle zone limitrofe della tastiera. Sostanzialmente confermate le corde scelte, con discreta semplicità (e molto mio stupore) le ho portate, a coppie, all'unisono.

L'unisono su tre cori non è stato semplice come si potrebbe pensare: le tre frequenze tendono ad attestarsi attorno ad un valore medio, e non c'è un solo unisono perfetto ma tanti possibili unisoni, perché anche mezzo cent fa la differenza, e il problema è che bisogna scegliere.
Ho verificato con l'ottava precedente, cercando di distinguere (e contare) i battimenti della fondamentale, per capire cosa fare (abbassare una corda? tirare l'altra?). Insomma, non proprio una passeggiata...

Tecnicamente non dovrei aver sbagliato granché (tant'è che non ho fatto danni visibili), perché mi sono tenuto al disciplinare per l'impostazione delle caviglie (tenevo presente con l'immaginazione le diverse torsioni delle due sezioni, dentro e fuori il somiere), non ho mollato la chiave finchè non sono arrivato al punto voluto, in calare e in crescere; sono ritornato sulle corde non più di tre volte.

Comunque, il piano è attualmente molto fuori tono -forse le due note che ho accordato sono le migliori! Per un pianista dilettante come me qualsiasi cosa viene fuori fa pena, e per questo sarà necessario un intervento radicale, o da parte di un bravo accordatore che lo porti ad un temperamento ottimale e stabile, o -con una buona dose di coraggio- dovrò prendermi cura io, con il mio accordatore software.
In questo caso, sarà un lavoro lungo, di precisione, gestito dal software. Forse finirò per natale 2015...
01.02.2015