Metodo di Improvvisazione per chi suona la chitarra a orecchio
Tecniche di improvvisazione

Lezione 1: Le scale


INTRODUZIONE

L'obiettivo di questa lezione è di acquisire una tecnica relativamente semplice che consenta di eseguire sulla chitarra le scale modali in qualsiasi tonalità, spaziando sull'intera tastiera. Si tratta di memorizzare 5 posizioni, e di comprendere il modo di utilizzarle durante una improvvisazione, cioè tradurre in pratica quanto assimilato in teoria.


LA TASTIERA E LE CORDE

Le corde della chitarra sono numerate dal più acuto (corda più fina) al più grave (corda più spessa): MI cantino, SI, SOL, RE, LA, MI basso, rispettivamente prima, seconda, terza, quarta, quinta e sesta corda libera. Nella tastiera della chitarra, ogni corda è suddivisa da tacche in tasti, e tra tasti adiacenti della stessa corda la distanza è sempre di un semitono.

Il 12° tasto è importante perché rappresenta l'ottava della nota suonata dalla corda libera. Anche il 5° ed il 7° tasto rappresentano importanti punti di riferimento. Ai fini di questo metodo, focalizzato sulle posizioni, è necessario e sufficiente saper riconoscere soltanto le note sulla sesta corda.


I PATTERN 

Con il termine pattern si intende un gruppo di 7 note specifiche, che si ripetono con un ordine particolare per più di due ottave, e disposte sulla tastiera in modo da risultare comode sotto le dita.

Più precisamente i pattern rappresentano posizioni comode che consentono di suonare le sette scale modali in qualsiasi tonalità ed in più punti della tastiera. La prima nota del pattern -cioè quella più bassa, sempre posizionata sulla sesta corda- è la tonica della scala, e prende il nome di radice del pattern.

P1 P2 P3 P4 P5
P1: Dorico (II) P2a: Frigio (III)
e omettendo la
prima nota

P2b: Lidio (IV)
P3: Misolidio (V) P4: Eolio (VI) P5a: Locrio (VII)
e omettendo la
prima nota

P5b: Ionico (I)

Un Pattern a
Doppia Radice
...


P2

 


P5

...
Indica due
Pattern
distinti


P2a


P2b


P5a


P5b


La diteggiatura suggerita è: 

P1

P2

P3

P4


P5

dove 1=indice, 2=medio, 3=anulare, 4=mignolo.

CARATTERISTICHE DEI PATTERN

Posizioni mobili

I pattern possono essere suonati ovunque sulla tastiera, cioè con la radice su qualsiasi tasto.

Proviamo a suonare il pattern P5b con radice sull'ottavo tasto (tonica in C), che per brevità si può indicare con P5b/8°. Si suoneranno le note C, D, E, F, G, A, B per poi continuare con C, D, E, F, G, A, B e finire quindi con C e D. Si tratta della scala Ionica in C, costruita a partire dalla nota C proseguendo fino all'ottava secondo gli intervalli TTSTTTS.

Suonando il pattern P5b con una qualsiasi altra radice -cioè a partire da qualsiasi tasto della sesta corda- risulterà che gli intervalli sono sempre gli stessi (TTSTTTS), ma le note suonate saranno differenti.
Ad esempio suonando P5b al 10° tasto (tonica in D), le note risulteranno: D, E, F#, G, A, B, C# per poi continuare con D, E, F#, G, A, B, C# e finire con D ed E. Si tratta della stessa scala Ionica ma in tonalità D.


Posizioni intercambiabili

Il modo Dorico è la scala costruita a partire dal II grado della scala maggiore, cioè due semitoni sopra la fondamentale della tonalità. Se la tonalità è C (8° tasto) la scala Dorica sarà quindi su D (+2tasti=10°tasto). Il pattern P1 al 10° tasto è una scala D Dorico.

Il pattern P1 suona gli intervalli della scala Dorica TSTTTST, diversi quindi da TTSTTTS del pattern P5b. Nonostante ciò il pattern P5b ed il pattern P1 con radice due tasti (un tono) sopra P5b suonano le stesse 7 note. Da ciò deriva che i due pattern, opportunamente posizionati, sono intercambiabili. Vedremo tra breve come questo concetto si estende a tutti i pattern.




Posizioni Ottimali

I pattern sono posizioni comode che consentono di raggiungere più di due ottave di una qualsiasi scala modale senza muovere la mano.

Inoltre è sufficiente memorizzare solo 5 pattern invece di 7. Si può notare infatti che la fondamentale in modo Locrio (VII grado) è un semitono sotto la fondamentale in modo Ionico (I grado), e che analogamente il pattern P5b altro non è che P5a in cui è omessa la prima nota. 

Ad esempio, P5b/8° è un C Ionico, e quindi P5a/7° è un B Locrio.

Lo stesso meccanismo è alla base dei pattern P2a (Frigio, III) e P2b (Lidio, IV).


CIRCOLO DEI PATTERN

Prima di approfondire la relazione tra i pattern è utile riassumere alcuni concetti teorici:

Vediamo ora come applicare in pratica questi concetti con un esempio in tonalità G.

E' necessario ora generalizzare quanto illustrato nell'esempio.

A partire da un qualsiasi pattern o scala modale, detto pattern radice, è possibile individuare la posizione dei rimanenti pattern, detti pattern relativi, che suonano esattamente le stesse note, e spaziare così su tutta la tastiera suonando esclusivamente le note della tonalità.

La distanza tra due pattern adiacenti è fissata dalla struttura di intervalli TTSTTTS delle Scale Maggiori. Per posizionare opportunamente i pattern, cioè trovare la giusta collocazione della radice, si può fare riferimento al circolo dei pattern. (vedi figura).

Si noti che tra P2a e P2b, cosi come tra P5a e P5b, la distanza è di un solo semitono, e che la posizione è esattamente la stessa a meno della prima nota. E' per questo che i pattern da memorizzare sono solo 5 e non 7, quante sono le scale modali.


Con un poco di pratica, di orecchio e di feeling è possibile passare da un pattern ad un altro facendo perno non sulla radice del pattern ma su qualsiasi nota in comune tra due pattern adiacenti. Questa tecnica si chiama pattern overlapping (vedi esempio in tonalità C e relativa tavolatura di pag.1 e tavolatura di pag.2).


Abbiamo imparato una tecnica per suonare qualsiasi scala modali in una qualsiasi tonalità maggiore in pressoché qualsiasi punto della tastiera. Non resta quindi che fare pratica, suonando i pattern fino a sentirsi a proprio agio.

Come si è accennato nella parte teorica, vi è una stretta relazione tra le scale -e quindi i pattern- e gli accordi.  Non ci resta che imparare posizioni comode di accordi e quindi di mettere insieme tutto il materiale fin qui illustrato.