Conclusioni
Con la conoscenza teorica e pratica della armonia delle scale maggiori, il lettore ha compreso le basi del nostro sistema musicale ed al contempo ha acquisito -con il necessario esercizio- una tecnica che consente di realizzare buone improvvisazioni. Con un ulteriore passo relativamente semplice è possibile comprendere la struttura armonica delle scale minori e di altre scale particolarmente interessanti, per applicarle con quasi altrettanta semplicità alla chitarra. Dopodiché non resta che suonare.
L'idea di base era di sviluppare un sistema multimediale, comprendente non
soltanto testo ma anche suoni ed immagini in movimento. I troppi impegni non mi
hanno consentito di mettere in pratica l'idea, ma ho tentato di dare al metodo
una struttura che dovrebbe agevolare l'integrazione di elementi audiovisivi.
Anche per questo, spero in una attiva collaborazione di quanti vorranno
contribuire allo sviluppo di questo sito/metodo.
Questo sito è il risultato di un lavoro orientato a integrare teoria e pratica in un testo relativamente breve. Il look delle pagine è rimasto spartano, perché l'impegno maggiore è stato destinato alla sintesi del discorso teorico e pratico in un testo relativamente breve. Il meccanismo di navigazione dovrebbe essere facilitato da pagine a frame e da collegamenti ipertestuali più numerosi e precisi. Staremo a vedere...
Per questo metodo ho consultato diversi testi di teoria e pratica. Una menzione particolare meritano il testo di Karolji (Grammatica della musica, Einaudi) per la parte teorica e il metodo di Marc Silver (Contemporary Guitar Improvisation, Dick Grove) per la parte pratica sulla chitarra. Per la parte relativa alla tonalità minore mi è stato di grande aiuto il metodo di Mark Levine (The Jazz Theory Book, Sher Music).
Ringrazio infine tutti coloro che, con i loro messaggi di posta elettronica, mi hanno stimolato a continuare a lavorare sul metodo.
Per qualsiasi suggerimento, contributo, segnalazione o altro, sono raggiungibile via email all'indirizzo villari@ticoop.it