Osservando le più importanti best-practices per lo sviluppo di software, AppDeveloper garantisce un codice di alta qualità, in termini di aderenza alle specifiche applicative, facilità di manutenzione ordinaria e incrementale, semplicità della interfaccia utente (user-friendly), bassi tempi di attesa (performance).

Il software generato è infatti ingegnerizzato secondo le più importanti best practices di programmazione object oriented, in modo da essere rapidamente comprensibile a qualsiasi programmatore esperto (auto-documentante), da essere facilmente adattabile a qualsiasi esigenza specifica (modello a eventi) e manutenibile, per la sua capacità di customizzazione senza necessità di intervento sul codice automaticamente generato.

Ciò si traduce nella possibilità di realizzare applicazioni con l'approccio "fast-prototyping", e di ampliare ed adattare il codice generato alle specifiche necessità applicative, senza la necessità di modificare il codice generato né tantomeno le librerie, in modo da garantire e mantenere la qualità del software nel tempo.

Le applicazioni web orientate alla gestione e pubblicazione di dati, seppur diverse tra loro, hanno in comune una struttura di interfaccia utente e un meccanismo che governa l'interazione con l'utente e l'accesso ai dati. Si può quindi astrarre dalla particolare implementazione di questi meccanismi, generalizzarli in librerie di componenti, e demandare ad un generatore automatico la scrittura del codice.

AppDeveloper consiste in due moduli per la generazione del codice:

• DAL Generator (Accesso al database)
  A partire da uno schema dati relazionale SQL (tabelle, indici, relazioni e viste) viene generata una classe per ogni tabella (3), e tutte ereditano da una medesima classe base (DAL Interface) di libreria.
• UI Generator (interfaccia utente)
  Per ogni classe DAL viene generato un controllo ASCX (1), che eredita da una medesima classe base (SmartBrowserBase) di libreria e che implementa tutti i meccanismi generali necessari al funzionamento delle operazioni di visualizzazione, aggiornamento e ricerca (CRUD) utilizzando esclusivamente i componenti DAL per accesso ai dati e mai l'accesso diretto al database.
  

Il codice generato rappresenta un primo prototipo della applicazione immediatamente funzionante, ed è strutturato in modo che il programmatore possa customizzare gli oggetti generati senza modificare la parte generata (grazie a subclassing, partial class, virtual e overrides), in modo da poter rigenerare i componenti senza alterare le parti già customizzate.
La customizzazione è il procedimento manuale che porterà il prototipo alla versione finale della applicazione, e consiste in:

• 1. Sistemare il layout ASCX per rendere più pratico e migliorare l'estetica della form dati (accesso al record) ed aggiungere qualsiasi altro componente ASPNET che genera eventi, sia al dataform che al datagrid (accesso ai set di record)
• 8. Implementare nuovi metodi per le funzionalità specifiche di interfaccia utente e per una logica di accesso ai dati che non è possibile o conveniente definire direttamente con indici, relazioni, viste e trigger SQL;

UI Generator crea per ogni tabella un prototipo di pagina ASPX (2) che contiene semplicemente un singolo ASCX. Dato che non è necessario usare l'ASPX generato, è possibile customizzarlo o implementarlo ex novo, ad esempio per visualizzare più ASCX indipendenti o in relazione tra loro, o cambiare il comportamento di un controllo ASCX intercettando uno o più eventi predefiniti.

La classe SMARTBROWSERBASE comprende metodi virtual ed abstract che saranno implementati in override nel codebehind del controllo ASCX, ed in particolare i metodi abstract che copiano i dati di un oggetto DAL (record) sui controlli dell'ASCX (scatter) e viceversa (gather).

La classe SMARTBROWSERBASE da cui ogni ASCX deriva riceve l'evento dall'ASCX generato (4) e lo propaga allo specifico virtual handler (5); a sua volta l'handler provvede alle operazioni sui dati (6) e la loro visualizzazione nei controlli dell'ASCX (7). I metodi di SMARTBROWSERBASE che rispondono agli eventi sono virtual, quindi customizzabili; in questo modo è possibile alterarne il comportamento standard, senza modificare il codice generato. Ciò garantisce che indipendentemente dalla pagina che userà l'ASCX, questo mantiene il comportamento custom.
Inoltre, gli eventi sono propagati alla pagina ASPX che può così intercettarli e modificare il comportamento standard. In questo caso la customizzazione è relativa alla specifica pagina che utilizza l'ASCX.

A differenza di molti generatori di codice, AppDeveloper non è concepito per creare una monolitica applicazione ma componenti da assemblare, e i componenti sono concepiti per essere customizzati senza modificare il codice generato, in modo che questo possa essere rigenerato a seguito di una modifica della struttura del database (frequente nella programmazione agile) senza alterare il codice custom.

Ogni layer è connesso al layer successivo in modo chiaro e strutturato:

• Da una parte l'interfaccia tra web server e front-end mediante il suo strato di programmazione .NET
  
• Dall'altra l'interfaccia tra un database SQL (MySql, MS-SQL, SQLExpress, Access, o server connesso via ODBC), locale o remoto, e l'applicazione mediante uno strato DAL (Data Access Layer), che funge da proxy alle chiamate al database.

Il software generato è ingegnerizzato secondo le più importanti best practices di programmazione object oriented, in modo da essere rapidamente comprensibile a qualsiasi programmatore esperto (auto-documentazione), da essere facilmente adattabile a qualsiasi esigenza applicativa (modello a eventi) e manutenibile, per la sua capacità di customizzazione senza necessità di intervento sul codice generato.

Il codice di AppDeveloper 2.0 offre al bravo programmatore una infrastruttura object oriented customizzabile con relativa semplicità mediante subclassing (estensione/specializzazione delle classi), gestione degli eventi (scatenati dai componenti ASCX), e il layout delle pagine (ambiente di Visual Studio Express).

I controlli ASCX fanno riferimento a CSS, per cui possono essere personalizzati gli aspetti grafici.

AppDeveloper 2.0 è l'evoluzione di numerosi generatori di codice realizzati durante la mia attività di programmazione: dalla prima versione per dBase-III/Clipper (progetto Autos, 1986), successivamente reingegnerizzato per generare applicazioni ASP/VBScript (progetto CodeGen, 1996), e quindi interamente riscritto per lo sviluppo in ASP.NET/C# (AppDeveloper, 2003).
La versione 2.0 di AppDeveloper è il risultato di un profondo processo di revisione finalizzato a realizzare una più coerente e razionale architettura ad oggetti.
Il codice generato con AppDeveloper 2.0 è capace di offrire al bravo programmatore una infrastruttura object oriented adattabile con facilità alle esigenze applicative mediante il subclassing (estensione/specializzazione delle classi), la gestione degli eventi scatenati dai componenti ASCX, e il layout delle pagine.

La versione 2.0 di AppDev non è ancora pronta per essere condivisa. Ma chi utilizza codice generato da AppDev generalmente crea anche nuovi componenti e estensioni di utilità generale, che se realizzati a regola d'arte e sottoposti al gruppo di sviluppo (in fase di creazione) possono venire integrati nelle successive versioni delle librerie AppDev.